Banche Italia, Uilca: al 2021 usciranno 28.600 dipendenti da settore

Reuters

Pubblicato 14.12.2017 13:43

Banche Italia, Uilca: al 2021 usciranno 28.600 dipendenti da settore

MILANO (Reuters) - Tra il 2017 e il 2021 sono previste oltre 28.600 uscite di personale nel settore bancario italiano per effetto dei piani industriali e di riduzione degli organici.

E' quanto emerge da un'analisi del sindacato bancario Uilca, basato sugli accordi raggiunti nei principali gruppo italiani.

Il dato, che include le pesanti ristrutturazioni derivate da crisi bancarie come quelle di Mps (MI:BMPS), le due banche venete e i quattri istituti regionali in risoluzione e che non tiene conto delle banche minori e del credito cooperativo, sarà riaggiornato dopo significativi accordi sugli esodi, specifica la Uilca.

Secondo la ricerca l'82% delle uscite è gestita con esodi incentivati, mentre il restante 18% riguarda pensionamenti e turnover.

Tra i singoli gruppi UniCredit (MI:CRDI) domina la scena con 7.471 uscite ma con un rapporto assunzioni (1.500) e uscite di oltre il 20%, mentre in Intesa Sanpaolo (MI:ISP), che ha acquisto le ex banche venete, le uscite ammontano a 5.948 a fronte di 490 assunzioni (8,2%), secondo lo studio.

La pesante ristruttuazione di Mps porta le uscite a 5.550 con 500 assunzioni (9%) mentre Ubi (MI:UBI), che ha rilevato le tre good bank, vede 3.891 uscite contro 878 assunzioni (22,6%).

In una nota il segretario generale Uilca Massimo Masi sottolinea come fino ad oggi le uscite siano state gestite senza grosse ricadute sociali grazie all'utilizzo di strumenti come il Fondo di solidarietà e il Fondo per l'Occupazione ma "resta il fatto che l'occupazione nel settore del credito sta subendo una contrazione fortissima a scapito, molto spesso, dei servizi offerti alla clientela, alla vendita di prodotti in linea con la loro profilazione e alla professionalità degli addetti".