BTP riducono calo in seduta d'aste volatile e risk-off

Reuters  |  Autore 

Pubblicato 11.10.2018 17:53

BTP riducono calo in seduta d'aste volatile e risk-off

MILANO (Reuters) - I prezzi dei titoli riducono il calo a ridosso della chiusura e lo spread, pur mantenendosi ben al di sopra dei 300 punti base, chiude sotto i massimi di seduta. La giornata è stata caratterizzata da una generalizzata avversione al rischio cui per l'Italia si è aggiunto il peso delle aste, che hanno visto assegnare l'importo massimo offerto -- sebbene limitato rispetto ad altre aste -- a rendimenti in marcato rialzo.

** "Sul mercato oggi, oltre a quella relativa alle aste, si è vista una pressione generica accompagnata da una forte volatilità" dice un trader di Btp.

** Il Tesoro ha collocato 6,5 miliardi di Btp, tra cui il nuovo 3 anni, il massimo di un'offerta complessiva compresa tra 5 e 6,5 miliardi. I rendimenti hanno toccato i massimi dal 2013 o dal 2014. In particolare, il nuovo triennale ottobre 2021 cedola 2,30% è stato collocato per 3,5 miliardi al rendimento di 2,51%, in salita dall'1,20% dell'asta di un mese fa, quando in offerta c'era il vecchio benchmark aprile 2021 cedola 0,05%; il rendimento segna un massimo da settembre 2013. Il bid-to-cover si è fermato a 1,26 dal precedente 1,67.

** "L'Italia paga le aste, ma rientra tutto in un quadro di sell-off degli asset più a rischio, con conseguente rimbalzo dei Bund. E' un contesto di risk-off generalizzato su fattori, almeno per oggi, non specificamente italiani" osservava stamane Gianluca Ziglio di Continuum Economics subito i collocamenti.

** La performance dei titoli collocati si è mantenuta nel pomeriggio in linea alle oscillazioni del mercato. Sul mercato grigio attorno all'orario di chiusura il tre anni collocato stamane rende il 2,54%; mentre su Tradeweb il 7 anni novembre 2026 rende 3,36% contro un tasso in asta a 3,28% e il 15 anni settembre 2033 rende 3,65% a fronte di un rendimento in asta a 3,66%.

** Solo parzialmente rientrato l'appiattimento sul tratto 2-10 registrato in mattinata, che si è riflesso anche sul primario con la peggiore performance del nuovo tre anni, per stimolare il quale non sono bastate scadenze e cedole per oltre 12 miliardi proprio su quel tratto di curva.