BTP-Spread schizza a 342 pb, poi ripiega, pesa su altri paesi euro

Reuters  |  Autore 

Pubblicato 19.10.2018 11:22

BTP-Spread schizza a 342 pb, poi ripiega, pesa su altri paesi euro

MILANO (Reuters) - MILANO, 19 ottobre (Reuters) - Situazione sempre più delicata per il mercato del debito italiano, con lo spread che percorre quasi 20 punti base dalla precedente chiusura, spingendosi fino a 342 da 325 di ieri sera. I trader evidenziano come il problema non sia più soltanto italiano, e sottolineano l'insostenibilità di un simile ritmo di allargamento.

** "La situazione appare sempre più pesante, inoltre su volumi così scarsi, basta davvero poco a creare movimenti molto bruschi" dice un trader italiano. "I volumi sono spostati dal cash ai futures, e pure in questo caso sono piuttosto modesti".

** Da due giorni anche la Spagna appare in allargamento in termini di spread contro la Germania, effetto questo -- ricordano i trader -- delle aste di ieri e solo in seconda battuta di una manovra spagnola più espansiva delle attese. Il differenziale Spagna-Germania sul tratto decennale si è spinto fino a 142 punti base, ai massimi da aprile 2017, da una chiusura di ieri a 132. Lo spread Portogallo-Germania si è spinto fino a 173 punti base, massimi dallo scorso maggio, da una chiusura di ieri a 162.

** Un operatore auspica un cambio di rotta del governo italiano nel corso del fine settimana. "La situazione così non può proseguire. Ne va del sistema bancario italiano... 20 punti base al giorno sono 100 punti base alla settimana, con un allargamento dello spread di questi ritmi, l'unione monetaria non può tenere".

** Lo spread si è quindi spinto a nuovi massimi dall'aprile 2013, toccando 342 punti base, mentre il tasso del decennale di riferimento è arrivato a toccare 3,81%, i massimi dall'inizio di febbraio 2014.

** In una lettera recapitata ieri al governo italiano con richiesta di risposta entro il 22 ottobre, la Commissione Ue elenca le gravi manchevolezze della manovra. Il deficit strutturale aumenta di 0,8 punti percentuali a 1,7% con una deviazione significativa dalla richiesta di un miglioramento di 0,6 punti percentuali. Rispetto alla richiesta di aggiustamento l'Italia prevede una politica espansionistica per quasi un punto percentuale: la deviazione che ne scaturisce è di circa 1,5 punti percentuali e senza precedenti nella storia del Patto di Stabilità e Crescita. La bozza della manovra non contiene inoltre rassicurazioni sulla riduzione del rapporto debito/Pil.