Il settore tecnologico non è così ciclico come un tempo

FinanciaLounge

Pubblicato 22.03.2019 10:44

Aggiornato 22.03.2019 11:25

h2 Mentre gli scettici temono una replica della bolla dot.com degli ultimi anni ’90, alcuni investitori ritengono che i titoli del settore tecnologico stiano diventando meno rischiosi rispetto al passato/h2
Il settore tecnologico è stato a lungo ritenuto come il classico investimento ciclico, con le aziende hi tech che vendono prodotti e servizi non sempre essenziali alle imprese e ai consumatori, mentre le loro azioni sono spesso supportate dalle alte proiezioni di crescita dei ricavi che si contraggono fino ad azzerarsi con e recessioni economiche. Ma secondo alcuni investitori e analisti, gli operatori di mercato stanno iniziando a rivalutare quanto ciclico sia effettivamente il settore tecnologico, a seguito delle modifiche apportate lo scorso anno dai Global Industry Classification Standard, che hanno rimosso aziende ‘growth’ come Facebook, Alphabet (Google) e Netflix dal settore della tecnologia dell’informazione per inserirle nel settore dei servizi di comunicazione, e hanno classificato Amazon come azienda dei beni discrezionali di consumo. Queste imprese ad alta crescita rimangono altamente cicliche, presentando un rialzo e un rischio maggiore.

LE MODIFICHE GICS
Ricordiamo che i GICS (Global Industry Classification Standard) sono stati introdotti nel 1999 da MSCI in collaborazione con Standard & Poor’s per definire una metodologia valida a livello mondiale per la classificazione settoriale delle industrie, in modo tale da permettere una comparazione omogenea alle analisi e alle ricerche sviluppate in diverse parti del mondo...

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** Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge