Manovra, governo apre alla Ue su deficit sotto 2,4% Pil

Reuters

Pubblicato 26.11.2018 16:42

Manovra, governo apre alla Ue su deficit sotto 2,4% Pil

ROMA (Reuters) - Il governo potrebbe ridurre il deficit previsto nel 2019 per evitare che l'Unione europea formalizzi la procedura di infrazione dovuta al troppo alto rapporto debito/pil.

Già da ieri la maggioranza Lega-M5s ha iniziato a lanciare espliciti messaggi distensivi verso Bruxelles. Oggi due fonti governative spiegano che l'esecutivo sta valutando l'ipotesi di un indebitamento netto in calo fino al 2/2,1% del Pil a fronte del 2,4% indicato a fine settembre.

Il cedimento alle autorità europee ha spinto lo spread tra il rendimento del Btp e del Bund decennale in calo di quasi 30 punti base mentre Piazza Affari guadagna il 2,9%.

"Se all'interno della contrattazione deve diminuire un po' il deficit, per noi non è importante", ha detto a radio Radicale il vice premier e ministro dello Sviluppo, Luigi Di Maio.

Da Milano il presidente del consiglio, Giuseppe Conte, dice che "passare dal 2,4 al 2,2% di deficit significa parlare di circa 3 miliardi", senza chiarire quale sarà il nuovo target.

Il premier riunirà alle 19,30 a Palazzo Chigi Di Maio, il leader leghista e vice premier Matteo Salvini e il ministro dell'Economia, Giovanni Tria.

Il Quirinale sostiene la necessità di interrompere il "muro contro muro" con la Commissione europea e "nei giorni scorsi si è adoperato in tal senso", spiega una fonte vicina al presidente Sergio Mattarella.

Barbara Lezzi, ministro M5s per il Sud, dice che il deficit potrà scendere sotto quota 2,4% grazie a tagli alla spesa.

Secondo fonti parlamentari, quota 100 e il reddito di cittadinanza potrebbero entrare in vigore ad aprile anziché a febbraio o marzo, riducendo lo stanziamento di quasi 16 miliardi previsto in manovra.

Salvini ufficialmente continua ad escludere rinvii. "Ho detto e ribadisco che si parte a febbraio. Poi ci sono i tecnici che stanno valutando quanti ne usufruiranno", ha ribadito oggi.

Claudio Borghi, responsabile economico della Lega e presidente della commissione Bilancio di Montecitorio, riferisce che dal punto di vista contabile gli appostamenti sono stati fatti per l'intero anno. "Basta che quota 100 e reddito di cittadinanza partano a febbraio e sono circa 3 miliardi" di minor spesa. "Ovviamente si può anche scegliere di allocare i risparmi in altri investimenti".

Il governo lavora infatti anche a modifiche qualitative della manovra. "Siamo in attesa di conoscere l'esatto impatto economico di quelle misure che hanno una maggiore incidenza sociale. Faremo di tutto per destinare le risorse che eventualmente andremo a recuperare su questo fronte per incrementare il piano di investimenti", ha detto Conte.

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La Lega, tramite il sottosegretario Armando Siri, ha suggerito di erogare il reddito di cittadinanza direttamente alle aziende se danno lavoro ai disoccupati.

M5s, tramite il capogruppo in Senato Stefano Patuanelli, ha proposto di agire con incentivi alle imprese che assumono percettori del reddito.

(Giuseppe Fonte, Massimiliano Di Giorgio e Crispian Balmer)