FinanciaLounge
Pubblicato 20.02.2019 08:00
Aggiornato 02.08.2019 10:21
UN DOLLARO PIU’ DEBOLE E’ UNA BUONA NOTIZIA
Tra le buone notizie c’è il fatto che gli osservatori si attendono un dollaro più debole nel 2019, con la fine del tightening della Fed e i deficit in aumento che dovrebbero pesare sul biglietto verde e supportare gli emergenti. Come sottolinea Botham, esiste infatti “una correlazione tra il dollaro e gli asset emergenti: un dollaro più debole porta a una sovraperformance dell’azionario emergente rispetto alle controparti sviluppate ed è associato a spread inferiori per il debito emergente in hard currency”. Non solo: secondo un recente studio di Schroders, il ruolo dominante del dollaro nel commercio globale amplifica il suo impatto sui flussi internazionali di beni e credito, e questo vale soprattutto per i mercati emergenti, che tendono a dipendere maggiormente dal dollaro. In sostanza, un dollaro più debole o meno costoso stimola il commercio e la crescita del credito, rendendoli più economici in termini di valuta locale per tutti i Paesi, eccetto per gli Usa...
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** Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge . Una parte di contenuti e dati gentilmente concessi da Schroders
Scritto da: FinanciaLounge
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