Ue, Moscovici: Italia rispetti regole, 'compromesso' non è parola adatta

Reuters

Pubblicato 08.11.2018 15:47

Ue, Moscovici: Italia rispetti regole, 'compromesso' non è parola adatta

BRUXELLES (Reuters) - Il commissario Ue Pierre Moscovici ha chiarito che la Commissione è disponibile a un dialogo con l'Italia sulla legge di Bilancio per il 2019 rifiutandosi però di parlare di "compromesso" e restando fermo sul fatto che le regole vanno rispettate.

A meno di una settimana dal 13 novembre, data in cui Roma deve presentare a Bruxelles la nuova bozza della manovra, Moscovici resta di fatto fermo sulle proprie posizioni.

Nemmeno da Roma sembrano arrivare aperture di rilievo.

Il premier Giuseppe Conte, in una nota, ha detto che non ci sono i presupposti per "mettere in discussione la fondatezza e la sostenibilità" delle stime italiane.

Ancor più netta la replica del ministro dell'Economia Giovanni Tria -- che domani vedrà il presidente dell'Eurogruppo Mario Centeno a Roma. Secondo Tria, le previsioni della Commissione sul deficit derivano da "un'analisi non attenta e parziale" del Documento programmatico di bilancio (Dpb) e della legge di Bilancio.

"La parola compromesso mi preoccupa", ha detto durante l'attesa conferenza stampa dopo la pubblicazione delle stime Ue, rispondendo a chi gli chiedeva se fosse possibile una sorta di patto con Roma sulla manovra.

Mpscovici ha ribadito che l'esecutivo Ue è stato e sarà flessibile sull'applicazione delle regole fiscali che però chiede all'Italia di rispettare. "Non ci può essere una trattativa su questo tema", ha messo in chiaro.

Rispondendo alle molte domande dedicate alla situazione italiana, il Commissario Ue ha detto che le stime economiche dell'esecutivo europeo sulla crescita di Roma sono meno ottimistiche di quelle del governo italiano spiegando che la divergenza si giustifica perlopiù con previsioni "più prudenti" su consumi e investimenti del Paese e con costi di servizio del debito più elevati rispetto alle stime del governo M5s-Lega.

Sulla base delle stime della Commissione, nel 2019 l'economia crescerà dell'1,2% anziché dell'1,5% previsto dal governo del premier Giuseppe Conte e nel 2020 dell'1,3% da confrontare con l'1,6% indicato dal governo.

Moscovici ha detto anche che le stime della Commissione si basano sulla bozza fornita dall'Italia a Bruxelles a metà ottobre ma che comunque l'esecutivo Ue resta in attesa della nuova versione della legge di Bilancio che l'Italia deve inviare entro martedì prossimo.

Ribadendo che per l'Italia non c'è futuro fuori dalla zona euro, il commissario Ue ha detto che tutti i ministri delle Finanze del blocco sostengono la Commissione sull'Italia e sono favorevoli al dialogo.