Usa, più posti di lavoro ma resta lo spettro recessione

FinanciaLounge

Pubblicato 16.01.2019 10:30

Usa, più posti di lavoro ma resta lo spettro recessione

h2 Altri indicatori più utili per predire il futuro dell’economia sono le richieste di disoccupazione, i nuovi ordini di beni capitali, la Borsa, la curva dei rendimenti e i permessi di costruzione/h2
Venerdi 4 gennaio il dipartimento del lavoro degli Stati Uniti ha sorpreso il mercato. Mentre gli analisti si attendevano la creazione a dicembre di 178 mila nuovi posti di lavoro, il dato ufficializzato, relativo ai nuovi lavoratori dipendenti non agricoli, ha segnato un incremento mensile di 312mila nuovi posti. Un dato che ha proiettato il tasso di disoccupazione negli Stati Uniti al 3,9%, in rialzo rispetto al 3,7% del mese precedente (e al 3,6% stimato dal consenso degli enalisti) ma solo come conseguenza del maggior numero di persone in cerca di lavoro.

MERCATI FINANZIARI EUFORICI
I mercati finanziari hanno festeggiato, tirando un sospiro di sollievo: un dato così forte del mercato del lavoro sembra allontanare lo spettro della recessione. Anche gli economisti hanno salutato i 312mila nuovi posti creati a dicembre come la conferma che l’economia non sia affatto vicina a una recessione. Ma forse, le cose non stanno così: un numero robusto di nuove buste paga in un mese non garantisce affatto che l’economia non possa virare in recessione anche solo pochi mesi dopo...

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** Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge