Commissione Ue: recessione evitata, inflazione verso il 2% nel 2024

Investing.com  |  Autore Alessandro Albano

Pubblicato 13.02.2023 11:49

Aggiornato 13.02.2023 12:24

Di Alessandro Albano 

Investing.com - Migliorano le prospettive dell'area euro che quindi dovrebbe passare il 2023 senza una recessione, ma restano elevate le incertezze per l'economia europea. Questo, in sintesi, l'outlook reso noto questo mattina dalla Commissione Europa nel Winter Economic Forecast per il 2023, nel quale vengono aumentate le prospettive di crescita e abbassate quelle per i prezzi al consumo. 

La Commissione ha alzato le stime di crescita per il 2022 al 3,5% nell'Eurozona, mentre nel 2023 il PIL dovrebbe espandersi dello 0,9% rispetto allo 0,3% ipotizzato a novembre e dell'1,5% nel 2024.

Per l'inflazione dell'area valutaria, si prevede una decelerazione dall'8,4% nel 2022, al 5,6% nel 2023 contro il 6,1% delle precedente stime, e al 2,5% nel 2024 dal 2,6% precedente. 

"Dall'autunno l'economia europea ha registrato una serie di sviluppi positivi", si legge nella nota della Commissione, ma con l'inflazione di base che è aumentata a gennaio "l'UE si trova ancora di fronte a delle sfide".

"Le pressioni inflazionistiche si stanno ancora ampliando", per cui "la stretta monetaria è quindi destinata a proseguire, esercitando un freno sugli investimenti".

Italia 

Per quanto riguarda l'Italia, Bruxelles prevede per quest'anno una crescita dello 0,8% rispetto allo 0,3% stimato in novembre, mentre per il 2024 si stima una riduzione al +1% dal +1,1% delle stime autunnali.  Si rivede al rialzo, invece, il Pil per lo scorso anno, al 3,9% da 3,8%.

Se lo scorso anno l'inflazione in Italia resta a 8,7%, invariata rispetto a novembre, le previsioni per l'indice dei prezzi al consumo di quest'anno sono state riviste al ribasso - a 6,1% da 6,6% - mentre salgono per il prossimo a 2,6% da 2,3% precedentemente ipotizzato.

"Si stima che (l'inflazione in Italia) abbia raggiunto il picco nel quarto trimestre, con una media dell'8,7% sull'intero anno", spiega la Commissione, con l'inflazione di fondo che "è destinata a salire nel 2023 per poi scendere gradualmente fino al 2024".

In generale, "dopo la piccola contrazione registrata nell'ultimo trimestre del 2022, l'attività economica dovrebbe riprendere solo gradualmente quest'anno, con i consumi delle famiglie che continuano ad essere frenati dalla perdita di potere d'acquisto, anche a causa della scadenza degli sconti fiscali sui carburanti e di altre misure a sostegno dei redditi delle famiglie (a fine marzo 2023)", precisa ancora Bruxelles. 

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