Conte e altri premier chiedono i 'coronabond' con l'ok di Lagarde

Investing.com

Pubblicato 25.03.2020 16:17

Di Mauro Speranza

Investing.com – Con una lettera congiunta, nove premier chiederanno la creazione dei 'coronabond' al vertice europeo previsto per domani, col fine di fronteggiare la crisi economica. Oltre al Presidente del Consiglio italiano, Giuseppe Conte, a mettere il proprio nome nell'elenco dei paesi richiedenti questa misura ci sono la Francia di Emmanuel Macron, la Spagna con Pedro Sanchez e i rappresentanti di Portogallo, Slovenia, Grecia, Irlanda, Belgio e Lussemburgo.

La gravità della situazione richiede “l'attivazione di tutti i comuni strumenti fiscali a sostegno degli sforzi nazionali e a garanzia della solidarietà finanziaria, specialmente nell'Eurozona”, scrivono i leader, indicando come sia necessario “uno strumento di debito comunce espresso da una istituzione dell'Unione eeuropea per raccogliere risorse sul mercato sulle stesse basi e a beneficio di tutti”.

La proposta, dunque, coinvolge la Banca centrale europea ed era al centro dell'attenzione della videoconferenza svoltasi ieri sera tra Christine Lagarde e i Ministri delle Finanze dell'eurozona. Lagarde aveva chiesto di “prendere in seria considerazione l'idea di un'emissione congiunta 'one-off' di 'coronabond' per arginare gli effetti della pandemia.

La presidente della Bce, Christine Lagarde, ha chiesto ai ministri delle Finanze della zona euro nel corso di una videoconferenza ieri sera di prendere in seria considerazione l'idea di un'emissione congiunta 'one-off' di "coronabond" per arginare gli effetti della pandemia.

Relativamente alla risorse da mettere in campo, la lettera dei nove sottolinea che "i fondi raccolti saranno destinati a finanziare, in tutti gli Stati Membri, i necessari investimenti nei sistemi sanitari e le politiche temporanee volte a proteggere le nostre economie e il nostro modello sociale".

Inoltre, i leader europei suggeriscono anche che "con lo stesso spirito di efficienza e solidarietà, potremo esplorare altri strumenti all'interno del bilancio Ue, come un fondo specifico per spese legate alla lotta al Coronavirus, almeno per gli anni 2020 e 2021, al di là di quelli già annunciati dalla Commissione. Dando un chiaro messaggio di voler affrontare tutti assieme questo shock unico, rafforzeremmo l'Unione Economica e Monetaria e, soprattutto, invieremmo un fortissimo segnale ai nostri cittadini circa la cooperazione determinata e risoluta con la quale l'Unione Europea è impegnata a fornire una risposta efficace ed unitaria".

"L'emergenza che stiamo vivendo non conosce confini. A livello europeo c'è necessità di uniformare le prassi sanitarie e di aumentare lo scambio di informazioni, soprattutto adesso, nella fase più acuta dell'epidemia”, conclude la lettera.

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