Crollo Bitcoin, dollaro, futures: Cosa sta succedendo sui mercati

Investing.com

Pubblicato 20.07.2021 12:38

Di Geoffrey Smith e Alessandro Albano

Investing.com - I mercati provano a stabilizzarsi dopo il sell-off di lunedì, ad eccezione delle criptovalute ancora in calo dopo aver rotto alcuni livelli di supporto. Intanto il dollaro torna sui livelli di febbraio, con gli investitori preoccupati dalla variante Delta, mentre il petrolio è ancora in rosso dopo il crollo di lunedì. Ecco cosa c'è da sapere sui mercati finanziari martedì 20 luglio.

1. Tornano gli acquisti, tranne che sul Bitcoin

I mercati finanziari globali si sono stabilizzati dopo il sell-off di lunedì, causato dal crescente allarme per la diffusione in corso di Covid-19. Caso contrario, invece, per il mondo cripto, con il Bitcoin tornato sotto il livello chiave di $30 mila (-5% intraday). 

Il sell-off di ieri non ha risparmiato il mondo delle criptovalute in generale. L'Ethereum è sceso di circa il 9% mentre XRP ha toccato perdite del 10%. Un andamento che, secondo i dati CoinMarketCap, ha provocato una perdita di capitalizzazione di 98 miliardi di dollari in sole 24 ore per l’intero settore.

Lo spavento sui mercati è stato segnalato anche dal rendimento dei buoni del Tesoro Usa a 10 anni, oggi in calo dello 0,9% ad un rendimento dell'1,171% segnando i minimi dall'inizio di febbraio. 

Causa Covid, gli investitori sono tornati sul greenbanck, con il dollaro che torna sui livelli di inizio anno martedì, continuando a beneficiare del suo status di asset 'safe-heaven'. Al momento, l'Indice del Dollaro, che replica il biglietto verde contro un paniere di altre sei valute, è stato scambiato in rialzo dello 0,12% a 93, salendo a livelli di febbraio scorso, con EUR/USD in calo dello 0,17% a 1,1781, dopo i minimi di inizio aprile toccati durante la sessione asiatica.

2. Futures positivi a Wall Street

Dopo il bagno si sangue di lunedì, i contratti futures indicano un avvio positivo di 160 punti per il Dow Jones, di +19 punti per lo S&P 500, e di +75 punti per il tecnologico Nasdaq 100.

Lunedì, il blue chip DJ è crollato di oltre 700 punti, ovvero il 2,1%, registrando la peggior seduta dal 28 ottobre 2020. L'S&P 500 ha perso l'1,6%, mentre il Nasdaq Composite ha ceduto l'1,1% circa, con indice VIX tornato sui livelli di 22.

"Rimaniamo costruttivi sulle azioni e vediamo l'ultima tornata di timori di crescita e rallentamento prematuri e esagerati", ha affermato in una nota Dubravko Lakos-Bujas, head of U.S. equity strategy di JPMorgan.

3. Europee positive

L'azionario europeo scambia con il segno + nel primo pomeriggio dopo il peggior ribasso dell'anno nella giornata di ieri. Francoforte cede lo 0,1%, Parigi guadagna lo 0,4%, mentre Londra avanza del +0,3%.

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Lo Stoxx 600 è in rialzo dello 0,15%, dopo che i timori relativi alla variante Delta e al rallentamento della ripresa economica lo avevano portato a un ribasso del 2,3% negli scambi della vigilia.

Tra i titoli, la svizzera UBS (SIX:UBSG) guadagna il 3,8%, dopo aver registrato un balzo dell'utile netto del secondo trimestre, grazie al boom del wealth management. In crescita anche Credit Suisse e Julius Baer. In rialzo anche EasyJet (LON:EZJ), +2,3% dopo aver dichiarato di attendersi di volare al 60% della capacità pre-pandemia nel periodo tra luglio e settembre.

4. Piazza Affari maglia nera 

Dopo una mattinata positiva, Milano gira in negativo e cede lo 0,1%, la peggior piazza del vecchio Continente, ancora fuori dal livello di 24.000. Contrastate le banche, con la riunione BCE di giovedì in focus, mentre Enel (MI:ENEI) raccoglie lo 0,24% sulle indiscrezioni stampa che danno il colosso dell'energia elettrica in pole position per rilevare gli asset idro e a gas messi in vendita da ERG (MI:ERG) in Italia.

Secondo un operatore sentiti da Reuters, sull'azionario europeo si vede "un rimbalzo dopo il forte ipervenduto di ieri anche se i volumi non sono così elevati in attesa della Bce giovedi da cui, tuttavia, non ci si aspetta nulla di particolare. Con i tassi che restano così bassi sui bond non ci sono alternative all'azionario".

5. Petrolio stabile come dati di inventario API visti API

Dopo una prova di rimbalzo durante la sessione asiatica, i prezzi del greggio tornando in negativo nel pomeriggio, con Brent $68,43 per barile (-0,26%) e Wti a $66,23 (-0,15%), poco meno di $10 sotto i picchi di appena due settimane fa.

Alla vigilia, prezzi dell'oro nero hanno segnato una flessione del 7% per i timori che un aumento di casi Covid-19 possa indebolire l'outlook della domanda, oltre che quelli in merito ad un aumento delle forniture Opec+.

Alle 22:30 CEST, l'American Petroleum Institute rilascerà le stime settimanale degli inventari statunitensi. Il numero della scorsa settimana ha mostrato il minor prelievo di scorte in cinque settimane, suggerendo che il rimbalzo della domanda negli Stati Uniti potrebbe rallentare nel breve termine.

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