ISRAELE: Blinken a Netanyahu "Siamo qui. Non andiamo da nessuna parte"

Reuters

Pubblicato 12.10.2023 14:27

(Reuters) - Israele sta conducendo un'operazione militare su larga scala su Gaza, in risposta all'attacco del fine settimana dei militanti di Hamas. Il bilancio delle vittime israeliane è oltre 1.200 morti, oltre 2.700 feriti e decine di ostaggi nella mani di Hamas. A Gaza i morti sono saliti a 1.200 con circa 5.600 feriti.

Di seguito gli aggiornamenti:

13,45 - Il Segretario di Stato Usa Antony Blinken ha rassicurato il Primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu circa il supporto di Washington, nel corso di un viaggio in Medio Oriente che punta a prevenire l'espansione del conflitto tra Israele e Hamas.

Un'ora dopo essere atterrato a Tel Aviv, Blinken ha stretto la mano a Netanyahu e ha detto al primo ministro israeliano: "Siamo qui, non andiamo da nessuna parte".

13,30 - La televisione di stato della Siria ha reso noto che un attacco israeliano ha colpito gli aeroporti principali nella capitale Damasco e nella città settentrionale di Aleppo.

Le forze aeree siriane sono state mobilitate in risposta all'attacco, in base a quanto riferito da Sham FM.

12,55 - La Uefa ha annunciato di aver posticipato l'incontro di qualificazione a Euro 2024 tra Israele e Kosovo previsto a Pristina, dato che le autorità israeliane non hanno permesso alla nazionale di spostarsi all'estero a causa del conflitto con Hamas.

L'organismo europeo ha aggiunto che la nuova data per l'incontro del Gruppo I, che era previsto domenica, sarà annunciata in un secondo momento.

12,35 - La direttrice generale del Fondo monetario Internazionale, Kristalina Georgieva, ha detto che lo "straziante" conflitto tra Israele e Hamas minaccia di offuscare le già cupe prospettive economiche globali.

"Stiamo monitorando da vicino l'evolversi della situazione e il suo impatto, soprattutto sui mercati petroliferi", ha sottolineato Georgieva. Ci sono state alcune fluttuazioni nei prezzi del petrolio e reazioni nei mercati, ma è troppo presto per prevederne l'impatto economico, ha aggiunto.

11,40 - Il governo britannico ha ordinato alle famiglie dei propri diplomatici in Israele di lasciare il paese come "misura precauzionale". Alcuni diplomatici britannici rimarranno in servizio attivo nel paese, secondo un comunicato del ministro degli Esteri.

"Stiamo temporaneamente ritirando le persone a carico del personale della nostra Ambasciata a Tel Aviv e il nostro Consolato a Gerusalemme come misura precauzionale," si legge nel comunicato.

"La nostra Ambasciata e il nostro Consolato rimangono al completo e continueranno a fornire servizi consolari a coloro che richiedono assistenza".

10,50 - Israele è riuscita a confermare l'identità di 97 persone prese in ostaggio a Gaza durante l'attacco lanciato da Hamas sabato scorso.

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Lo ha riferito un portavoce militare israeliano.

L'offensiva lanciata in seguito da Israele sull'enclave palestinese posta sotto assedio ha lo scopo di eliminare la capacità di governo del movimento militante islamista, ha detto Daniel Hagari in un briefing televisivo con la stampa.

10,00 - Israele ha detto che non sarà aperto alcun corridoio umanitario durante l'assedio della Striscia di Gaza fino a che tutti gli ostaggi saranno liberati, dopo che la Croce Rossa ha fatto un appello perché sia consentito l'ingresso di carburante per evitare che gli ospedali sovraccarichi "si trasformino in obitori".

L'Egitto ha discusso con gli Stati Uniti e altri soggetti della fornitura di aiuti umanitari attraverso il suo confine con la Striscia di Gaza, ma ha respinto qualsiasi iniziativa per creare corridoi sicuri per i rifugiati in fuga dall'enclave, hanno riferito ieri sera fonti di sicurezza egiziane.

9,40 - Il social media X ha rimosso centinaia di account filo-Hamas dall'inizio dell'attacco del gruppo islamista contro Israele, oltre a rimuovere o segnalare centinaia di contenuti. Lo ha detto l'amministratore delegato del gruppo Linda Yaccarino.

Il social media ha deciso di agire in risposta all'ultimatum del Commissario europeo per il mercato interno e i servizi Thierry Breton, che aveva dato ad Elon Musk 24 ore di tempo per intraprendere azioni contro la disinformazione che è stata diffusa su X dopo l'inizio dell'attacco di Hamas, rispettando così le nuove regole dell'Unione europea riguardo i contenuti online.