Italia ultima in Europa per spesa dei fondi UE: 70% inutilizzati

Investing.com

Pubblicato 10.11.2020 15:06

Di Mauro Speranza

Investing.com – Mentre si attendono i fondi del Recovery Fund, arriva la bacchettata all’Italia da parte della Corte dei conti europea sullo stato della spesa dei fondi europei già stanziati. L’Italia risulta essere ultima in Europa per l’assorbimento dei fondi strutturali UE nel 2019 con poco più del 30% dei finanziamenti spesi rispetto ad una media europea del 40%, lasciando dunque inutilizzato il 70% delle risorse a disposizione.

Il dato emerge dalla relazione annuale sull'esercizio finanziario della Corte dei conti europea, in cui si paragona la capacità di assorbimento dei fondi del 2019 e del 2012, anni critici perché rappresentativi dei cicli di spesa a valere sui bilanci settennali dell'Ue (2007-2013 e 2014-2020).

La Corte ha inoltre sottolineato che nel 2019 il tasso di assorbimento cumulativo UE dei fondi, ovvero il 40% dei 465 miliardi a disposizione per i 7 anni è inferiore del 6% rispetto al 2012.

I tassi di assorbimento variano considerevolmente da un Fondo all'altro, spiegano ancora dalla Corte. Ad esempio, il tasso di assorbimento del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (Feasr), provvisto di una dotazione di 100 miliardi di euro, ha raggiunto il 50 %, un tasso più elevato rispetto agli altri fondi Sie, mentre il tasso di assorbimento del Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (Feamp), con una dotazione di 5,7 miliardi di euro, ha raggiunto il 29 %.

L’allarme sulle capacità dell’Italia di spendere i fondi comunitari ero stato lanciato anche dagli analisti di Goldman Sachs (NYSE:GS), in particolare per quanto riguarda il Recovery Fund, che potrebbe incidere sulla ripresa italiana post Covid 19.

Secondo questi esperti, se il Pil italiano “tornerà ai livelli pre Covid prima di quello della Spagna”, la situazione potrebbe portare gli iberici a superare la nostra economia negli anni successivi, “a partire dal 2022 quando la politica fiscale spagnola inizierà a porre maggiore enfasi sugli investimenti che promuovono la crescita, e quando l'abilità dell'Italia di destinare (in modo efficiente) le risorse del Recovery Fund non saranno ancora chiare".

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