“La bolla dei bund tedeschi non scoppierà nel 2020”

FinanciaLounge

Pubblicato 19.02.2020 08:30

h2 Secondo Ethenea gli acquisti della Bce e la bassa inflazione manterranno i tassi negativi, mentre anche la possibile bolla dei Treasury americani, dovuta non ai tassi ma alle quantità, per ora sembra sotto controllo/h2
Nel 2019 il rendimento del Bund tedesco a 10 anni ha toccato un minimo di -0,7% e dopo un temporaneo recupero torna ora ad avvicinarsi a quel livello, per effetto degli acquisti della Bce che ha rilanciato il programma di acquisto di obbligazioni, che continuerà fino a quando l’inflazione non si avvicinerà al target del 2%. È improbabile che accada nel 2020, quindi dovremo continuare a fare i conti con rendimenti negativi per il debito tedesco. Per questo, secondo Volker Schmidt, portfolio manager di Ethenea, “la buona notizia per gli investitori è che comunque questa bolla non scoppierà” nemmeno quest’anno.

IN AMERICA IL RISCHIO NON SONO I TASSI NEGATIVI, MA LA QUANTITÀ CRESCENTE DI TREASURY SUL MERCATO
Un rischio bolla che non esiste tuttavia solo in Germania, dove risiede nei prezzi alle stelle e nei rendimenti negativi, ma anche negli Stati Uniti, dove però riguarda la quantità di titoli del Tesoro immessi sul mercato. L’esperto di Ethenea osserva che il debito federale americano è salito a 23.000 mld di dollari e che il solo deficit dell’anno fiscale in corso, che si chiude a settembre 2020, è stimato a oltre 1.000 mld, causa uscite previste in 4.600 mld e entrate attese a 3.600 mld, con oneri da interessi a 370 mld. Il debito USA vale circa quanto il PIL, livello di per sé non preoccupante, ma preoccupano invece le previsioni dell’Ufficio Bilancio del Congresso, secondo cui il deficit nei prossimi 10 anni si attesterà in media a 1.300 mld annui...

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** Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge