La seconda ondata di Covid 19 in Europa

Investing.com

Pubblicato 13.10.2020 16:43

Aggiornato 14.10.2020 13:44

Di Geoffrey Smith 

Investing.com - L’epidemia di Covid-19 in Europa minaccia di andare di nuovo fuori controllo.

I governi in tutto il continente stanno inasprendo le restrizioni su riunioni ed attività economiche non essenziali, sperando di evitare di dover chiudere completamente le loro economie come in primavera.

Con l’economia della zona euro che si avvia a ridursi di oltre l’8% quest’anno, e quella britannica del 10% o più, i governi stanno camminando sul filo del rasoio, cercando di mantenere le loro economie il più aperte possibile ma senza lasciare che il coronavirus dilaghi tra i loro cittadini mettendo in ginocchio i sistemi sanitari.

Nel Regno Unito, i nuovi contagi hanno registrato una media di circa 14.000 al giorno nella scorsa settimana, più del doppio del picco della prima ondata in primavera. Sebbene ciò sia dovuto in parte ad un numero di test molto più alto rispetto alla primavera, stanno salendo anche i ricoveri e le vittime (per i quali non ci sono falsi positivi).

Il governo di Boris Johnson ha emesso un nuovo piano in tre punti per l’inasprimento delle restrizioni su riunioni ed attività economica, mirato a portare chiarezza e rigore ad una risposta politica generale che è spesso sembrata casuale e caotica.

Tuttavia, l’annuncio è stato sminuito dallo stesso maggiore consulente sanitario del governo, secondo cui persino le misure più restrittive non saranno probabilmente sufficienti ad impedire che il virus dilaghi con l’arrivo dell’inverno.

In Francia, intanto, il numero di pazienti di Covid-19 in terapia intensiva negli ospedali è tornato al massimo di tre mesi. Il Primo Ministro Jean Castex ha dichiarato che la battaglia con il virus durerà “ancora molti mesi”. Castex è ostacolato da una clausola a lungo ignorata nella costituzione francese in base alla quale il governo non può impedire le riunioni familiari in casa.

La curva dei contagi si è inclinata drasticamente anche in Europa centrale, dalla Slovenia alla Repubblica Ceca, alla Polonia. Solo in Germania il virus sembra essere ancora sotto controllo, ma anche qui le autorità lanciano dei campanelli di allarme. Le restrizioni su bar e ristoranti a Berlino e Francoforte sono state aumentate la scorsa settimana, sulla scia dell’impennata dei contagi.

Il corrispondente rallentamento dell’attività economica (l’indice sul sentimento tedesco ZEW è crollato al minimo da maggio ieri) sta preoccupando i banchieri centrali: la Presidente della BCE Christine Lagarde la scorsa settimana ha dichiarato che la ripresa sembra “traballante”, alimentando le aspettative che sarà aumentata la dimensione del Programma di Acquisti di Emergenza per la Pandemia (PEPP) durante il vertice di dicembre. La Banca d’Inghilterra, intanto, ha sondato la preparazione delle banche britanniche in caso in cui dovesse tagliare i tassi di interesse ufficiali sotto lo zero, per la prima volta. 

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