La speculazione shortista all'attacco dei titoli bancari, ecco come funziona

FinanciaLounge  |  Autore Alessandro Albano

Pubblicato 27.03.2023 09:57

La speculazione shortista all'attacco dei titoli bancari, ecco come funziona

h2 In un ambiente reso infiammabile dai crac delle banche americane e dal caso Credit Suisse è scattato un abile gioco al ribasso fatto di derivati e vendite allo scoperto. Ma alla fine il danno sembra più “emotivo”/h2

“If it bleeds it leads”, se sanguina merita un titolo. La vecchia regola del giornalismo anglo-americano si conferma sempre valida anche nella finanza, soprattutto se il fattaccio è condito da pratiche oscure che tutti citano e quasi nessuno spiega, come i famigerati derivati, di cui si cita sempre il valore ‘nozionale’, vale a dire degli asset sottostanti, e non quello reale, che è sempre uno zero virgola del primo, anche perché non compare sul tabellone dei prezzi di Borsa ma solo nei contratti tra le due controparti e nel trading ‘over the counter’. Le vendite che si sono abbattute venerdì sulle azioni bancarie europee sono ‘sangue’ che hanno fatto titoloni prima online e poi stampati. Sul pavimento dei mercati c’era ancora molta benzina emotiva sparsa dai crac delle banche americane e dal salvataggio di Credit Suisse. Alla speculazione è bastato spingere al rialzo i prezzi dei CDS di Deutsche Bank (ETR:DBKGn), vale a dire i contratti swap, derivati anche in questo caso, che ‘assicurano’ contro il rischio di default, ed è stato come gettarci sopra un cerino acceso.

h3 LA SPECULAZIONE RICORDA CHE IL RISCHIO C’È SEMPRE/h3

La speculazione, che ovviamente fa il suo mestiere anche salutare, perché ricorda ai mercati che dentro ogni guadagno si nasconde un rischio, è fatta di fondi e professionisti che utilizzano meccanismi assolutamente leciti e consentiti, come il ‘bluff’ a poker, per approfittare dell’emotività che prende il posto del raziocinio in momenti di forte incertezza percepita.

È il caso dei CDS, polizze assicurative che coprono dal rischio di fallimento di una società. Ma a differenza di una polizza, che si compra se si possiede un’auto per proteggersi dal rischio di incidente, un CDS si può comprare anche sull’auto del vicino di casa, e se si schianta si incassa il premio anche se non si è sofferto alcun danno. Anche in questo caso il nozionale è il valore dell’auto e il ‘derivato’ è il costo della polizza, che rispetto al primo è una frazione...

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** Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge

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