Nasdaq e Nikkei in tilt dopo Fed: 5 fattori da seguire sui mercati

Investing.com

Pubblicato 06.01.2022 08:27

Aggiornato 06.01.2022 08:53

Investing.com - La Fed ha segnalato la volontà di tornare ad una politica monetaria pre pandemica, causando un forte sell-off sui titoli tecnologici. Effetto domino anche in Giappone, mentre per le Borse europee si preannuncia un'ampia apertura in rosso nel giorno della Befana dopo tre giorni di forti guadagni. Intanto, non si fermano le proteste in Kazakistan, con Putin pronto ad intervenire. 

1. La Fed ha fretta

I Verbali dell'ultima riunione del FOMC hanno mostrato una certa fretta della banca centrale nel tornare ad un tipo di politica monetaria 'normale', con molti membri che hanno stressato la necessità di accelerare il percorso verso un aumento dei tassi d'interesse per fermare il surriscaldamento dell'economia in un contesto di alta inflazione e piena occupazione. 

Il quadro economico, si legge nelle minutes, "potrebbe giustificare un ritmo più rapido di normalizzazione della politica monetaria". In conseguenza, sono stati registrati ampi rialzi su rendimenti bond e Dollaro. 

2. Sell-off sul Nasdaq

Il cambio di stance della Fed ha accelerato la rotazione settoriale, con gli investitori che hanno venduto a piene mani le loro posizioni sul comparto tecnologico portando il NASDAQ Composite a perdere il 3,3% e lo S&P 500 Information Technology a cedere il 3,1%.

Secondo gli analisti di Oanda, il crollo dei tech riguarda "più un posizionamento che altro, perché se guardiamo a quello che i membri della Fed hanno detto nei verbali non c'è niente di diverso da quello che già si sapeva". "Non è da escludere un buy the dip prima della fine della settimana, specialmente se le non farm payrolls di domani non arriveranno a 400 mila nuovi occupati".  

3. Disordini in Kazakistan 

Non si fermano le barricate nelle strade della capitale del Kazakistan Almaty, con la Russia che ha promesso al presidente Tokayev di intervenire qualora dovesse peggiorare ulteriormente la situazione. Le proteste hanno portato il governo a dichiarare lo stato d'emergenza nel Paese, dopo lo stop delle operazioni finanziarie e il balzo dei prezzi di molte materie prime e metalli come l'Uranio, di cui il Paese è il principale produttore. 

4. Borse 

Con anche Dow Jones in calo dell'1% S&P 500 al -1,9%, in Asia il Nikkei 225 perde il 2,9%, mentre l'Hang Seng guadagna lo 0,7%. 

Pesanti i future in Europa, con FTSE MIB indicato a -341 punti, DAX a -170 punti, CAC 40 a -100 punti e Euro Stoxx 50 a -60 punti. 

5. Agenda macro 

Dopo il PMI cinese arrivato nella notte, in mattinata arriveranno per l'area euro i prezzi alla produzione di novembre, l'inflazione di dicembre della Germania, e il PMI manifatturiero del Regno Unito. 

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