Prepararsi a tre mesi di volatilità con gli occhi puntati sulla ripresa

FinanciaLounge

Pubblicato 28.10.2020 08:45

Prepararsi a tre mesi di volatilità con gli occhi puntati sulla ripresa

h2 Per gli esperti di Neuberger Berman, nell’immediato possiamo attenderci elevati livelli di incertezza, ma la maggiore volatilità può rappresentare un’opportunità per aumentare il rischio dei portafogli/h2

Sui mercati azionari prevalgono i timori alimentati dall’impennata di contagi che si registra in Europa e negli Usa, la ripresa economica appare più incerta e più lontana nel tempo, si teme che inasprimenti delle misure anti-Covid finiscano con il peggiorare le condizioni di economie già pesantemente colpite dalla prima ondata di pandemia. Nell’ultimo outlook di Neuberger Berman si ritiene che nei prossimi due o tre mesi prevarranno soprattutto le incertezze, legate principalmente alle elezioni negli Stati Uniti e all’incerta evoluzione del coronavirus; sull’arco di 12 mesi, tuttavia, la view cambia e rispecchia il potenziale di una ripresa ciclica e di dinamiche reflazionistiche, scenario che favorisce un posizionamento maggiormente propenso al rischio, mentre guardando oltre permangono dubbi sulla capacità delle autorità di stimolare il ritorno a una crescita e un’inflazione durature, di evitare una “giapponificazione” di portata mondiale.

h3 POSSIBILE VOLATILITÀ A TRE MESI, STABILITÀ A 12/h3

L’opinione degli esperti di Neuberger Berman è che nelle prossime settimane il potenziale di ribasso per l’azionario e il credito supererà il potenziale di rialzo e sarà accompagnato da una robusta dose di volatilità, ma proprio questa volatilità può costituire un’opportunità per aumentare il rischio dei portafogli in virtù di una view più ottimistica sui mercati per i 12 mesi a venire. Superato lo scoglio delle elezioni Usa, la lunga saga della Brexit finalmente si concluderà, arriveranno i fondi del Recovery Fund, i pacchetti di stimolo varati in estate saranno rinnovati e sarà necessario decidere se e come sostituirli. Quanto alla pandemia, se anche non si dovesse arrivare alla produzione di un vaccino, è probabile che sia disponibile una terapia efficace e in ogni caso avremo probabilmente acquisito una maggiore capacità di adattamento in termini di attenzione al distanziamento sociale, capacità di proteggere i soggetti più vulnerabili ed efficienza nel monitoraggio e nel tracciamento. Tra un anno, è la loro conclusione, difficilmente le economie europee e nordamericane saranno meno aperte di adesso...

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