Storico sorpasso a Piazza Affari: Ferrari vale più di Generali e Unicredit

FinanciaLounge

Pubblicato 28.11.2019 11:30

Storico sorpasso a Piazza Affari: Ferrari vale più di Generali e Unicredit

h2 Ferrari (MI:RACE) ha toccato i 30 miliardi di capitalizzazione e il titolo, cresciuto di oltre il 60% in un anno, può ancora dare soddisfazioni agli investitori. Canegrati (BpPrime): “Può sfondare il tetto dei 160 euro”/h2

Superati i 30 miliardi di euro di capitalizzazione. A Piazza Affari si registra un sorpasso storico. E’ quello della Ferrari che ha appena superato Generali (MI:GASI), stimata a 29,3 miliardi e Unicredit (MI:CRDI) a 28,2. Il rombo porta la casa di Maranello vicina al podio, quarta classificata, inseguendo Intesa (MI:ISP), Eni (MI:ENI) e la regina Enel (MI:ENEI) con quasi 69 miliardi di capitalizzazione. Un exploit per la rossa di Maranello, una delle società maggiormente in crescita in Borsa dal suo debutto, nel lontano 2016, voluto con forza dall’allora amministratore delegato Sergio Marchionne (il sorpasso con FCA (MI:FCHA) è avvenuto lo scorso anno). Insomma se questo 2019 in Formula 1 va considerato come “anno di rifondazione” – come ha spiegato il responsabile della scuderia Mattia Binotto (si è scoperta la stella di Charles Leclerc, vincitore in Belgio e a Monza nonostante il dominio stagionale Mercedes) alla vigilia dell’ultimo gran premio. Domenica ad Abu Dhabi si chiude il sipario su una stagione interlocutoria, ma è Piazza Affari a regalare il sorpasso dell’anno alla Ferrari.

CANEGRATI (BpPrime): FERRARI (NYSE:RACE) PUO’ TAGLIARE TRAGUARDO DEI 160 EURO
“Frutto senza dubbio di un grande lavoro e se guardiamo con attenzione all’analisi tecnica il titolo (oggi scambiato intorno ai 155 euro) può sfondare il tetto dei 160 euro, fino anche a 162 euro – spiega a FinanciaLounge.com Emanuele Canegrati senior analyst di BpPrime broker di Londra – Dal punto di vista del business anche se non è un momento molto positivo per le case automobilistiche (anche se la Ferrari è sicuramente un brand di nicchia, ndr), bisogna sottolineare la mini ripresa che si è registrata in Germania accompagnata dal buon andamento del settore auto negli Stati Uniti dove il Cavallino esporta molto bene. Sono tutti segnali positivi che ci spingono a pensare, insieme ai buoni risultati finanziari del gruppo, che la Ferrari possa tagliare, nell’arco di qualche mese, il traguardo dei 160 euro e spingersi anche oltre”...

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** Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge