Usa, è boom di assunzioni ma dati sono contrastanti

Investing.com

Pubblicato 02.07.2021 15:51

Aggiornato 02.07.2021 16:02

Di Alessandro Albano

Investing.com - C’era tantissima attesa per i dati sul mondo del lavoro americano per cercare di prevedere le prossime mosse della Federal Reserve, con l'azionario statunitense in positivo nonostante un forte aumento delle assunzioni e la revisione al rialzo dei dati di maggio. 

Il Dipartimento del Lavoro ha mostrato che nel mese di giugno si è registrato un aumento di 850 mila nuovi posti di lavoro rispetto ai 700 mil attesi da Investig,com, ma alcuni elementi del rapporto non sono così inequivocabilmente positivi. Il tasso di disoccupazione, infatti, è salito al 5,9% dell'intera forza lavoro, invece di scendere al 5,7% come previsto dal mercato, suggerendo che le persone che hanno perso il lavoro durante la pandemia non si stanno ancora inserendo nel mercato del lavoro. 

A questo, si aggiunge che il tasso di partecipazione, che misura l'occupazione rispetto alla popolazione totale in età lavorativa, è rimasto fermo al livello di maggio di 61,6. Inoltre, ll numero di disoccupati che hanno dichiarato di essere in sospensione temporanea dalle attività lavorative (“temporary layoff”) sono rimasti a 1,8 milioni di unità. I disoccupati che hanno perso del tutto il posto del lavoro si sono attestati a 3,2 milioni (1,9 milioni in più rispetto a febbraio 2020).

Secondo Filippo Diodovich, senior strategist IG Italia, "i dati sul fronte occupazionale statunitense sono stati molto contrastati. Molto superiore alle attese la creazione di nuovi impieghi ma hanno deluso le altre cifre del report sul lavoro USA".

"Il mercato dopo una certa volatilità iniziale ha reagito con acquisti sull’azionario e vendite sul dollaro sulla convinzione che il recupero dei livelli pre-pandemici per il mondo del lavoro sarà molto graduale e gli obiettivi prefissati dalla Fed sono ancora lontani dall’essere raggiunti", afferma lo strategist.

Per IG, anche nel prossimo meeting del 27/28 luglio la Fed "lascerà le strategie monetarie invariate con gli acquisti nel piano di Quantitative Easing fermi a 120 miliardi di dollari mensili, nonostante le dichiarazioni di alcuni banchieri centrali del FOMC (come il presidente della FED di Dallas, Kaplan, che predicavano misure meno dovish già da subito)".

"Crediamo - precisa Diodovich - che presto la FED inizierà il processo di normalizzazione della politica monetaria. Pensiamo che la Fed possa annunciare l’inizio del processo di tapering nel forum di Jackson Hole (26-28 agosto) e dare i dettagli dell’operazione nel meeting del FOMC di settembre quando saranno comunicate anche le nuove proiezioni sulle principali variabili macro". 

Infine, IG ritiene che la banca centrale "interverrà prima annullando gli acquisti di MBS (40 mld di dollari mensili) e poi nel corso del 2021/2022 riducendo gradualmente gli acquisti di Treasuries. Per il rialzo dei tassi d’interesse il sentiero è ancora lungo".

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