Dollaro in calo, l’attesa per la Fed limita la volatilità

Investing.com  |  Autore Peter Nurse

Pubblicato 02.11.2022 09:14

Di Peter Nurse

Investing.com - Il dollaro statunitense è in calo nei primi scambi europei di mercoledì, con gli operatori cauti in attesa della conclusione del vertice della Federal Reserve.

Alle 09:00 CET l’indice del dollaro, che replica l’andamento del biglietto verde rispetto a un paniere di sei altre valute, è sceso dello 0,1% a 111,225, non molto al di sotto del massimo di martedì di 111,78, il livello più alto dal 25 ottobre.

Oggi si prevede un aumento di 75 punti base da parte della Fed dovrebbe aumentare i tassi, il quarto aumento consecutivo. Ma il mercato è diviso sull’entità del rialzo di dicembre, soprattutto dopo i recenti suggerimenti dei funzionari della Fed su un potenziale rallentamento del ritmo di inasprimento.

Detto questo, la banca centrale potrebbe facilmente attenersi al suo aggressivo percorso di inasprimento dei tassi a causa del mercato del lavoro ancora forte e dell’assenza di segnali di allentamento dell’inflazione core.

Secondo un sondaggio condotto da Reuters tra gli esperti di strategie sulle valute, il dollaro ha ancora abbastanza forza per recuperare o superare i suoi recenti massimi e riprendere la sua inarrestabile ascesa, suggerendo che la sua ritirata è temporanea.

Il cambio EUR/USD è salito dello 0,1% a 0,9879, vicino al minimo di una settimana della sessione precedente a 0,9853, in vista della pubblicazione dei dati finali PMI per la zona euro nel corso della settimana, che dovrebbero illustrare che la regione si sta dirigendo verso una recessione .

Il cambio GBP/USD è salito dello 0,1% a 1,1499, in vista del vertice di politica di giovedì della Banca d’Inghilterra, con i mercati che si aspettano un aumento dei tassi di interesse di 75 punti base e che inflazione al consumo raggiunga la doppia cifra a settembre.

La coppia USD/JPY è scesa dello 0,7% a 147,26, con i trader sotto osservazione dopo che le autorità giapponesi hanno confermato che il Paese ha speso la cifra record di 42,8 miliardi di dollari in interventi valutari questo mese a sostegno dello yen.

Anche il governatore della Banca del Giappone Haruhiko Kuroda ha aiutato lo yen affermando che un inasprimento della politica della banca potrebbe essere possibile.

Il cambio AUD/USD è salito dello 0,3% a 0,6414, mentre la coppia USD/CNY è scesa a 7,2756. Lo yuan è stato favorito da notizie non confermate secondo cui le autorità cinesi starebbero valutando la possibilità di allentare le rigide misure contro il COVID del Paese, che quest’anno hanno pesato sull’attività economica.

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