Reuters
Pubblicato 10.08.2022 17:59
LONDRA (Reuters) - La Cina, in cui la Russia ha cercato un alleato da quando è stata emarginata dall'Occidente dopo l'invasione dell'Ucraina, ha definito gli Stati Uniti il "principale istigatore" della crisi.
In un'intervista all'agenzia di stampa statale russa Tass, l'ambasciatore cinese a Mosca, Zhang Hanhui, ha accusato Washington di aver costretto la Russia in un angolo attraverso le ripetute espansioni della Nato e offrendo sostegno alle forze che cercano di allineare l'Ucraina all'Unione europea piuttosto che a Mosca.
"Come iniziatore e principale istigatore della crisi ucraina, Washington impone sanzioni globali senza precedenti alla Russia e allo stesso tempo continua a fornire armi e attrezzature militari all'Ucraina", ha detto Zhang.
"Il loro obiettivo finale è quello di esaurire e schiacciare la Russia con una guerra prolungata e con la forza delle sanzioni", ha aggiunto.
Il ragionamento dell'ambasciatore è in linea con le motivazioni avanzate da Mosca per giustificare l'invasione dell'Ucraina, che ha provocato migliaia di morti e la devastazione di intere città, oltre a spingere più di un quarto della popolazione a abbandonare le proprie case.
Il presidente russo Vladimir Putin si è recato a febbraio a Pechino per incontrare il presidente Xi Jinping mentre i carri armati russi si stavano radunando sul confine ucraino. Durante l'incontro i due leader hanno concordato quella che entrambi gli Stati hanno accolto come una partnership "senza limiti", superiore a qualsiasi alleanza creata durante la Guerra Fredda.
Nell'intervista, Zhang ha detto che le relazioni sino-russe sono entrate nel "periodo migliore della storia, caratterizzate dal più alto livello di fiducia reciproca, dal più alto grado di interazione e dalla massima importanza strategica".
Zhang ha poi criticato la visita della presidente della Camera degli Stati Uniti Nancy Pelosi a Taiwan, che la Cina rivendica come propria, e ha affermato che Washington sta cercando di applicare le stesse tattiche in Ucraina e a Taiwan per "far rivivere la mentalità della Guerra Fredda, contenere la Cina e la Russia e provocare rivalità e scontri tra grandi potenze".
"Il non intervento negli affari interni è il principio fondamentale per mantenere la pace e la stabilità nel nostro mondo", ha detto Zhang criticando così la politica di Washington su Taiwan ma non l'invasione della Russia in Ucraina.
(Tradotto da Chiara Scarciglia, editing Francesca Piscioneri)
Scritto da: Reuters
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