Russi fanno test di lingua per evitare espulsione da Lettonia

Reuters

Pubblicato 08.05.2023 11:57

RIGA (Reuters) - All'interno di un grattacielo stalinista che domina lo skyline di Riga, capitale della Lettonia, decine di anziani russi aspettano di sostenere un test di base di lingua lettone come dimostrazione di lealtà nei confronti del Paese in cui hanno vissuto per decenni.

Stringendo tra le mani passaporti russi, i partecipanti, per lo più donne, leggono i propri appunti per il ripasso dell'ultimo minuto, con il timore di venire espulsi dal Paese baltico in caso di bocciatura.

Parlare russo invece che lettone non è stato un problema fino ad ora, ma la guerra in Ucraina ha cambiato la situazione. La campagna elettorale dello scorso anno è stata dominata da questioni di identità nazionale e di sicurezza.

Il governo ora richiede un test linguistico alle 20.000 persone che vivono in Lettonia con passaporto russo, per lo più anziani e donne, poiché la lealtà dei cittadini russi è motivo di preoccupazione, secondo Dmitrijs Trofimovs, segretario di Stato presso il ministero degli Interni.

"(Se venissi espulsa), non avrei un posto dove andare, vivo qui da 40 anni", dice Valentina Sevastjanova, 70 anni, ex insegnante di inglese e guida turistica a Riga, pronta per il suo esame dopo aver partecipato all'ultima lezione di lettone in una scuola privata nel centro della città. 

"Ho ottenuto il passaporto russo nel 2011 per poter andare a trovare senza difficoltà i miei genitori malati in Bielorussia. Ora loro non ci sono più", ha aggiunto.

Sevastjanova fa parte di una classe di 11 donne, di età compresa tra i 62 e i 74 anni, che frequentano il corso linguistico intensivo di tre mesi. Tutte hanno richiesto il passaporto russo dopo che nel 1991 la Lettonia ha ottenuto l'indipendenza, riemergendo dalle ceneri dell'Unione Sovietica.

Così facendo hanno avuto diritto al pensionamento a 55 anni, a una pensione russa e a viaggiare senza visto in Russia e Bielorussia.

Ma dopo l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia, lo scorso febbraio, la Lettonia ha disattivato i canali televisivi russi, ha distrutto un monumento sovietico della Seconda guerra mondiale e si sta adoperando per l'eliminazione dell'istruzione in russo.