Forex – andamento misto contro i rivali; i dati sul PIL del Regno Unito alimentano l’avversione al rischio
Investing.com
Pubblicato 25.01.2011 13:35
Durante gli scambi commerciali europei del primo pomeriggio, il biglietto verde è salito contro l'euro, con il cambio EUR/USD in calo dello 0,11% a 1,362.
Nel corso della giornata, l’ European Financial Stability Facility ha ricevuto richieste per 43 miliardi di euro per i 5 miliardi di titoli offerti. Al contempo, la Spagna ha venduto 2,2 miliardi di euro in buoni del Tesoro.
Nel frattempo, il biglietto verde è nettamente salito nei confronti della sterlina con il cambio GBP/USD in picchiata dell’ 1,26% a 1,5784.
L'Ufficio Nazionale di Statistica del Regno Unito ha dichiarato che nel quarto trimestre il prodotto interno lordo è diminuito del 0,5% rispetto al trimestre precedente, segnando il primo calo dal terzo trimestre del 2009 e battendo le previsioni di un aumento dello 0,5%.
Negli altri mercati il biglietto verde è sceso contro lo yen e il franco svizzero, con il cambio USD/JPY in calo dello 0,17% a e 82,38, e quello USD/CHF in calo dello 0,26% a 0,9465.
All'inizio della giornata, la Banca del Giappone ha alzato le sue previsioni di crescita economica per l'anno fiscale 2010 al 3,3%, rispetto ad una stima precedente del 2,1%.
Nel frattempo, il biglietto verde è salito contro le sue controparti canadesi e australiane, ma è sceso contro il suo cugino neozelandese, rispettivamente con i cambi USD/CAD +0,49% a 0,9984; AUD/USD -0,41% a 0,9932 e NZD/USD +0,03% a colpire 0,7634 .
Nella mattinata di martedì, i dati ufficiali hanno mostrato che l'indice dei prezzi al consumo in Australia è aumentato meno del previsto nell'ultimo trimestre, salendo al ritmo più lento degli ultimi due anni.
L'indice del dollaro, che replica la performance del biglietto verde contro un paniere di sei principali valute, è salito fino allo 0,24%.
Nel corso della giornata di martedì, gli Stati Uniti pubblicheranno i dati sui prezzi delle case, nonché una relazione sulla fiducia dei consumatori.
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Scritto da: Investing.com
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