ANALISI - Prova di bipolarismo M5s-Lega rischia di avere piedi d'argilla

Reuters

Pubblicato 16.03.2018 13:30

ANALISI - Prova di bipolarismo M5s-Lega rischia di avere piedi d'argilla

di Massimiliano Di Giorgio

ROMA (Reuters) - Se si votasse oggi, dicono alcuni sondaggi, M5s e Lega avrebbero maggiori consensi rispetto al 4 marzo, con una polarizzazione che vede il M5s come alternativo a un centrodestra a guida leghista, mentre il Pd resterebbe una forza minore.

È su questo terreno che si potrebbe profilare la tentazione di un "governo balneare" M5s-Lega per fare una nuova legge elettorale con premio di maggioranza e poi tornare alle urne in autunno, con la speranza di schiacciare ulteriormente Pd e Forza Italia.

Anche se una tale intesa sembra essere avversata prima di tutto dagli elettori dei due partiti, sempre secondo i sondaggi. E anche se il Quirinale avverte che l'intesa elettorale potrebbe avere problemi coi numeri in Parlamento e che un ritorno alle urne in tempi brevi non sarebbe così facile.

Un sondaggio Swg diffuso ieri vede la Lega aumentare di quasi 5 punti percentuali, superando il 22%, a spese di FI e Fratelli d'Italia (il centrodestra come coalizione scenderebbe però al 36,9%). Il M5s crescerebbe invece di 1,8 punti, arrivando al 34,5%.

Un'altra rilevazione, effettuata dall'Istituto Piepoli nei giorni precedenti, indica aumenti meno rilevanti ma comunque evidenti per i due partiti.

Il M5s oggi rivendica Palazzo Chigi e chiede a tutti i partiti un voto di programma a un ipotetico governo guidato da Luigi Di Maio. La Lega vuole un governo di centrodestra guidato da Matteo Salvini, ma non ha la maggioranza assoluta e ha aperto al M5s (ma non al Pd). Oggi, in un'intervista alla "Stampa", Salvini ha anche detto che una nuova legge elettorale si potrebbe fare in una settimana.

FI vorrebbe un governo di centrodestra aperto al Pd, e non al M5s. Il Pd dice che resterà all'opposizione.

I NUMERI REALI

Una maggioranza M5s-Lega conterebbe su circa 352 seggi alla Camera e 170 al Senato. A Montecitorio, dove per la maggioranza assoluta ne servono 316, sarebbero ampiamente sufficienti; a Palazzo Madama, dove servono almeno 158 voti, al netto dei senatori a vita, rischiano di essere pochi.

Una fonte vicina al presidente della Repubblica dice che una maggioranza del genere dovrebbe fare i conti con voti segreti, assenze e ostruzionismo in commissione.

"Mettere su un governo, scegliere i ministri, votarlo, fare una legge elettorale entro luglio per votare a ottobre sembra una cosa piuttosto complicata", aggiunge la fonte.

SONDAGGI POST-VOTO

Il sondaggio di Piepoli e un altro di Tecné dicono che gli elettori italiani sono assolutamente divisi su quale coalizione di governo servirebbe. Per Piepoli, un governo M5s sostenuto da altri ha il consenso del 44% degli interpellati, ma con i contrari al 51%. Altre ipotesi di governo, compresa quella del presidente, hanno ancora meno sostegno, anche nel sondaggio Tecné.

Vota l’App
Unisciti ai milioni di utenti che utilizzano l’app di Investing.com per restare sempre aggiornati.
Scarica ora

Un eventuale governo M5s-Lega è invece quello più osteggiato dagli elettori dei due partiti. Per il sondaggio Tecné l'82% di chi ha votato per i grillini e il 72% di chi ha sostenuto i leghisti sono contrari.