Bce, addendum su nuovi Npl da 1° aprile, effetto su Srep 2021

Reuters  |  Autore 

Pubblicato 15.03.2018 16:00

Bce, addendum su nuovi Npl da 1° aprile, effetto su Srep 2021

di Andrea Mandalà e Stefano Bernabei

FRANCOFORTE/MILANO (Reuters) - L'addendum della Bce alle proprie linee guida sul trattamento dei crediti deteriorati, a lungo atteso del mercato, si applicherà ai nuovi Npl a partire dal 1° aprile e avrà impatto sui requisiti Srep del 2021.

L'addendum, ribadisce la Bce, non è vincolante e sarà la base del dialogo caso per caso tra le banche significative e la Vigilanza sugli accantonamenti prudenziali.

"I risultati di questo dialogo saranno integrati, per la prima volta, nel processo di revisione e valutazione prudenziale (supervisory review and evaluation process, Srep) del 2021", spiega la banca centrale in un comunicato.

Secondo una portavoce della Commissione europea le linee guida della Bce sono "compatibili" con le misure proposte ieri dall'esecutivo Ue.

"Le due iniziative sono anche complementari. Le misure proposte dalla Commissione fissano requisiti minimi per le banche, mentre l'addendum della Bce determina come la banca centrale europea valuterà la specifica situazione di ciascuna banca in merito agli Npl", spiega la portavoce.

In precedenza il presidente del parlamento europeo Antonio Tajani ha dichiarato che Francoforte "sembra tenere conto delle perplessità manifestate dal parlamento europeo", che aveva criticato la versione in consultazione dell'addendum sostenendo che l'istituto centrale andasse oltre le proprie prerogative.

La Bce intende valutare con questa misura di secondo pilastro i rischi delle singole banche sugli Npl che non sono stati affrontati con le regole generali proposte dalla Commissione europea.

In Borsa la reazione dei titoli bancari è poco significativa in quanto le indicazioni di Francoforte sono sostanzialente in linea con le attese, e non ci sono per ora commenti né dagli istituti né dall'associazione bancaria.

Il presidente Abi Antonio Patuelli ha detto che il Comitato esecutivo di mercoledì "esprimerà una valutazione complessiva ed approfondita sulle novità contenute nel testo dell'Addendum".

Il flusso di nuovi Npl in Italia sta calando in rapporto al totale dei prestiti e lo stock delle sofferenze nette a gennaio è sceso a 59,3 miliardi. "Se si conferma questo trend e la realtà sembra confermarlo, l'impatto temuto potrebbe rivelarsi una tempesta in un bicchiere d’acqua", osserva una fonte di settore.

STOCK NON COINVOLTO

"Tutto sembra abbastanza in linea con le attese con un lieve miglioramento per la gradualità degli accantonamenti sugli Npe garantiti che prevede tre anni per arrivare al 40%", dice un trader.

"Faccio notare che lo stock non è impattato e questo è buono", aggiunge un secondo operatore.

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"L'addendum è meno severo delle attese" commentano gli analisti di Credit Suisse, sottolineando che per i crediti garantiti l'obbligo di copertura minima scatta dal terzo anno.

Secondo le linee guida, la Vigilianza si aspetta la piena copertura sui crediti unsecured in due anni e su quelli secured in sette anni. La Commissione ha indicato ieri due anni per unsecured e otto anni per i secured, con una gradualità meno impegnativa rispetto all'addendum.

A differenza del documento della Commissione, che si applica ai prestiti erogati da ieri e che diventeranno nuovi deteriorati, la Bce considera anche i nuovi deteriorati (senza differenza tra 'inadempienze probabili' e 'scaduti') di prestiti esistenti, per i quali si azzera dal 1° aprile il computo di anzianità.