Ocse: popolazione italiana invecchia, giovani più poveri

Reuters

Pubblicato 18.10.2017 14:58

Ocse: popolazione italiana invecchia, giovani più poveri

ROMA (Reuters) - Nel 2050, a causa di un'accelerata nel processo di invecchiamento della popolazione, l'Italia sarà il terzo paese più anziano dell'Ocse, dietro il Giappone e la Spagna. Ci saranno 74 persone oltre i 65 anni ogni cento di età compresa tra i 20 e i 64.

A dirlo è la stessa Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, nel rapporto "Preventing ageing unequally".

Si allarga il divario tra generazioni. Se da una parte, dato l'aumento dell'età media, è importante coinvolgere i più anziani nel mercato del lavoro, dall'altra diventa più difficile per i giovani trovare un impiego.

Le nuove leve sono spesso intrappolate in lavori "non standard", sottolinea l'Ocse. Dal 2000 al 2016, i tassi di occupazione delle persone tra i 55 e i 64 anni sono cresciuti di più (23%) rispetto a quelli delle persone al primo impiego (1%). I tassi di occupazione dei giovani sono invece diminuiti bruscamente (-11%).

La forbice tra giovani e anziani è valida anche per i salari. "Dalla metà degli anni '80, il reddito degli individui di età compresa tra i 60 e i 64 anni è cresciuto del 25% in più rispetto a quello delle persone tra i 30 e i 34 anni", scrive l'Ocse, contro una media del 13% registrata negli altri paesi membri dell'organizzazione.