Rosatellum in Senato, ipotesi fiducia per finire prima di voto Sicilia

Reuters

Pubblicato 16.10.2017 11:47

Rosatellum in Senato, ipotesi fiducia per finire prima di voto Sicilia

ROMA (Reuters) - La legge elettorale sbarca a giorni in commissione al Senato, mentre dalla settimana prossima sarà in aula, probabilmente con tre voti di fiducia come già alla Camera, per un voto finale prima delle elezioni regionali in Sicilia.

Lo indicano fonti parlamentari e di governo.

La conferenza dei capigruppo di Palazzo Madama si terrà domani alle 13, per fissare il calendario dei lavori. E in quell'occasione, dicono le fonti, sarà fissato il percorso del Rosatellum Bis approvato già a Montecitorio, che passerà dalla Commissione Affari Costituzionali per poi approdare in aula con il voto finale probabilmente per il 25-26 ottobre.

La maggioranza a guida Pd vuole che il cosiddetto Rosatellum Bis sia approvato prima del voto siciliano, per evitare che i risultati elettorali, considerati da molti un test di importanza nazionale, possano indurre gli altri contraenti del patto sulla legge (Ap, Forza Italia, Lega Nord) a cambiare idea, dice una fonte parlamentare.

Le elezioni in Sicilia sono fissate per il 5 novembre. Secondo gli ultimi sondaggi, il candidato presidente del centrodestra Nello Musumeci sarebbe in vantaggio, seguito da Giancarlo Cancelleri del M5s, ma nessuno schieramento avrebbe invece la maggioranza assoluta in consiglio regionale.

Sui tre articoli della legge elettorale "ci sarà il voto di fiducia. Se non altro per sbrigarsi", dice una fonte governativa. Anche se il regolamento del Senato limita molto il voto segreto rispetto alla Camera, il rischio che i franchi tiratori modifichino la legge c'è sempre, dice la fonte, provocandone così il ritorno alla Camera. Invece il voto finale, su cui non c'è possibilità di scrutinio segreto, sarà senza fiducia.

Sulla carta, la maggioranza pro-Rosatellum può contare al Senato su quasi 200 voti su 315.

Forza Italia e Lega Nord che, pure all'opposizione, sostengono la legge, non parteciperanno probabilmente al voto di fiducia, come già accaduto a Montecitorio. Il M5s e Mdp invece voteranno contro.