Banca Mediolanum, utile 2017 in linea, cedola 40 cent, gennaio raccoglie 167 mln

Reuters

Pubblicato 12.02.2018 17:50

Aggiornato 12.02.2018 18:00

Banca Mediolanum, utile 2017 in linea, cedola 40 cent, gennaio raccoglie 167 mln

MILANO (Reuters) - Banca Mediolanum (MI:BMED) archivia il 2017 con un utile netto di 380 milioni di euro (-3%) ed un incremento del 15% delle commissioni di gestione a 976 milioni di euro grazie alla raccolta netta in fondi e gestioni.

In una nota, il cda della banca ha anche deliberato un saldo dividendo di 20 centesimi portando la cedola totale a 40 cent, in linea con quanto distribuito sull'esercizio 2016.

Nel corso della conference call con gli analisti il presidente Ennio Doris ha previsto una cedola stabile per il 2018 e il 2019 "poi si vedrà, puntiamo a dividendi più alti", ha detto.

Il risultato dello scorso esercizio non ha riservato particolari sorprese ed è pressochè in linea con le previsioni SmartEstimates di Thomson Reuters per un utile netto di 376 milioni circa.

Il titolo non ha avuto reazioni immediate di rilievo ai risultati, salvo poi indebolirsi progressivamente nel corso della seduta, quando il management ha rilasciato alcune dichiarazioni prospettiche. Ha chiuso in ribasso del 2% circa a 7,30 euro.

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In particolare, la banca si aspetta di replicare i numeri di raccolta del 2017 - 5,4 miliardi di sottoscrizioni totali, 5,8 miliardi in fondi e gestioni - dopo che a gennaio gli afflussi sono ammontati a 167 milioni, con 196 milioni in fondi e gestioni di cui 100 milioni nei Pir che, quest'anno, dovrebbero intercettare circa 2 miliardi.

Il margine di interesse si preannuncia in ulteriore leggera riduzione quest'anno dopo essere sceso a 178,447 milioni da 228,75 milioni per effetto anche delle scadenze dei titoli in portafoglio e alla conseguente riduzione dei rendimenti. L'attività di cessione del quinto nel 2020 dovrebbe contribuire 40 milioni di euro a questa voce di bilancio per poi aumentare progressivamente.

I costi amministrativi sono cresciuti nel periodo del 2% e sono visti in incremento del 3% a perimetro costante oltre ad un ulteriore aumento del 3% legato a investimenti nell'investment banking, nella cessione del quinto e nel rafforzamento della struttura di gestione in Irlanda.