Borsa milano chiude in calo su minimi seduta, pesante Stm, giù banche, bene Cnh

Reuters

Pubblicato 19.09.2014 17:50

Borsa milano chiude in calo su minimi seduta, pesante Stm, giù banche, bene Cnh

MILANO (Reuters) - Piazza Affari chiude in netto calo, in controtendenza rispetto all'andamento degli altri mercati europei, con i trader che citano voci di downgrade stasera, quando Moody's sarà chiamata a esprimersi sul rating sovrano della Francia.

Stamani la decisione della Scozia di rimanere nel Regno Unito aveva impresso slancio alle borse, con gli investitori confortati dai risultati del referendum di ieri che hanno visto vincere il "no" alla secessione.

Poi l'annuncio del presidente della Catalogna che firmerà il decreto per indire un referendum sulla indipendenza da Madrid il 9 novembre ha fatto tornare le vendite sulle borse.

"L'effetto no in Scozia si è esaurito velocemente, e anche l'annuncio della Catalogna non aiuta", osserva un broker.

L'indice FTSE Mib termina in calo dello 0,74% ai minimi di seduta, l'Allshare cede lo 0,39%. In rialzo Londra eParigi, cede solo madrid, mentre il benchmark europeo l'Ftseurofirst300 guadagna lo 0,33%. Volumi per 3,7 miliardi di euro nel finale.

A frenare il listino milanese è, come di consueto, la correzione dei bancari con INTESA SANPAOLO che perde quasi il 2% e UNICREDIT l'1,75%. Denaro, in controtendenza, su MPS (+0,28%). Giù anche le popolari, con il BANCO POPOLARE che cede l'1,35%.

Male anche il settore energetico con A2A in contrazione del 2,46%, giù anche ENEL (-0,71%).

Fra i pochi titoli in rialzo, CNH Industrial (+1,55%), piatta FIAT. Equita cita un nuovo accordo di fornitura per la divisione powertrain che avrebbe un "impatto modesto a livello di gruppo ma che permette di aumentare ulteriormente il business non-captive della divisione powertrain (salito dal 33% a 41%)".

Fra i peggiori, CATTOLICA che lascia sul terreno il 6,75% dopo l'annuncio del piano industriale e di un aumento di capitale da 500 milioni di euro, inatteso per dimensioni pari a oltre il 50% dell'attuale capitalizzazione. "I target sono troppo ambiziosi e la mancanza di dettagli sull'utilizzo dell'aumento di capitale è chiaramente deludente", scrive Atanasio Pantarrotas, analista di Kepler Cheuvreux, in un report odierno.