Borsa Milano chiude in lieve calo, bene Tim, Unicredit, cala Tenaris

Reuters

Pubblicato 23.02.2017 18:20

Borsa Milano chiude in lieve calo, bene Tim, Unicredit, cala Tenaris

MILANO (Reuters) - Piazza Affari chiude in leggero ribasso una seduta senza direzione con movimenti contenuti intorno alla parità.

Segni positivi per i titoli che hanno sofferto di più nelle ultime sedute, in mancanza di spunti.

L'indice FTSEMib e l'Allshare chiudono in ribasso dello 0,35%.

Volumi a 1,7 miliardi di euro.

L'indice europeo FTSEurofirst 300 segna -0,2%.

** Banche contrastate, l'indice italiano è stabile contro il -1,13% del settore in Europa su Barclays (LON:BARC) e Hsbc in netto calo dopo i risultati. UNICREDIT (MI:CRDI) in rialzo di oltre l'1% nell'ultimo giorno di aumento di capitale. INTESA SP perde invece lo 0,75%.

** TELECOM ITALIA (MI:TLIT) (TIM) in buon rialzo, ma sotto i massimi, da annoverare tra i titoli che reagiscono alle recenti perdite. Pesano i timori legati all'ingresso dei nuovi concorrenti, Open Fiber come operatore di rete fissa e Iliad nel mobile.

** FCA (MI:FCHA) in calo di oltre il 2% corregge invece i recenti rialzi, che hanno portato le azioni dai 6 euro di novembre 2016 a oltre i 10 di questo mese.

** TENARIS (MI:TENR) in netto calo, dopo i dati del quarto trimestre e dopo una buona apertura. Equita Sim parla di ricavi sotto le attese e margini migliori e giudica in linea con le aspettative le indicazioni sul 2017. "Riteniamo che il titolo stia trattando su valutazioni che già scontano una significativa ripresa che non si è ancora materializzata", commenta.

** Positiva ma sotto i massimi SAIPEM (MI:SPMI) dopo le forti perdite di ieri in attesa che a borsa chiusa siano pubblicati i conti trimestrali.

** Senza spunti LEONARDO che oggi comunica il piano industriale.

** Ancora acquisti su STM (MI:STM), che oggi beneficia dell'outlook positivo del concorrente Dialog Semiconductor, in forte rialzo a Francoforte.

** Tra i titoli sottili, sale del 10% M&C che ha approvato il budget 2017 e il piano industriale 2018–2020.