Borsa Milano chiude in lieve rialzo ma mercati nervosi su politica, giù banche

Reuters

Pubblicato 17.05.2018 18:26

Borsa Milano chiude in lieve rialzo ma mercati nervosi su politica, giù banche

MILANO (Reuters) - Piazza Affari chiude la seduta con un leggero rimbalzo rispetto al tonfo della vigilia ma in un mercato che continua ad evidenziare segnali di nervosismo per le evoluzioni del quadro politico in attesa della formazione del nuovo governo formato da M5s e Lega.

I più colpiti dalle incertezze politiche sono i titoli bancari sensibili ai movimenti dello spread Btp/Bund che si è allargato arrivando fino a 159 pb a metà giornata per poi restringersi e chiudere a 148 pb.

"Guardiamo tutti con preoccupazione a quello che è scritto nel contratto di governo", commenta un trader di un fondo estero.

"Non penso che si ripresenteranno situazioni viste nel passato con lo spread alle stelle, vista la liquidità presente e l'azione della Bce, ma comunque credo che i suoi movimenti torneranno ad essere in primo piano nel dibattito politico", aggiunge un secondo trader.

"Ci sono pochi motivi per stare allegri. Top-down la situazione non è bella", conclude.

** L'indice FTSE Mib, dopo una giornata altalenante, chiude in rialzo dello 0,29% e l'Allshare dello 0,2%. Più stabile e positiva la seduta per le borse europee con Francoforte e Parigi che terminano con guadagni poco sotto un punto percentuale, mentre Londra sale dello 0.7%. Volumi a Piazza Affari attorno ai 3,6 miliardi di euro di controvalore.

** Ieri l'indice principale della borsa milanese aveva lasciato sul terreno il 2,3% sulle indiscrezioni riguardanti il contratto di governo e in particolare sulla possibile l'uscita dall'euro e il condono di 250 miliardi di euro di debito italiano in pancia alla Bce, punti non più presenti nell'ultima versione del contratto in fase di chiusura.

** L'indice del settore bancario perde l'1,2% a fronte di andamento piatto del comparto europeo. In particolare spicca la caduta dell'8,86% di MPS (MI:BMPS) con forti scambi (oltre 13 milioni di pezzi trattati) sui timori di un cambio di strategie e di management della banca controllata dal Tesoro, in caso di governo M5s-Lega.

Secondo quanto dichiarato a Reuters dal rappresentate della Lega Claudio Borghi, il contratto tra M5s e Lega per il nuovo governo prevede che lo Stato non esca dal capitale dell'istituto senese e che si blocchi la chiusura delle filiali prevista dal piano, e inoltre l'economista ritiene "molto probabile" che un governo a guida giallo-verde proceda alla sostituzione dell'AD Marco Morelli..

** Tra le banche del FTSE Mib in evidenza negativa UBI (MI:UBI) (-2,7%), secondo un trader a causa di un riallineamento del mercato sul titolo che aveva performato meglio rispetto ad alcuni conncorrenti. Male anche i big UNICREDIT (MI:CRDI) (-1,86%) e INTESA SANPAOLO (MI:ISP) (-0,79%)

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** Dopo una prima risposta positiva della borsa ai conti trimestrali annunciati ieri, ma valutati dagli analisti in modo contrastante, TELECOM ITALIA (MI:TLIT) (TIM) chiude in calo dello 0,65% mentre il suo Ceo Amos Genish, ufficializza l'archiviazione di buona parte del piano originario del fondo Elliott, che ha nominato la maggioranza del cda all'ultima assemblea del 4 maggio.

** RECORDATI (MI:RECI) guadagna il 6,8% con volumi oltre quattro volte la media giornaliera dopo le indiscrezioni Reuters su un interesse di Cvc Capital Partners, ora in stand by per timori sul prezzo e sulla situazione politica italiana.

** Ben intonati industriali e lusso. PIRELLI guadagna l'1,86% dopo che Deutsche Bank (DE:DBKGn) ha alzato il target price a 7,4 euro da 6,7. CNH (MI:CNHI) INDUSTRIAL +2% circa, MONCLER (MI:MONC) +2,45% e LUXOTTICA (MI:LUX) +1,8%