BORSA MILANO poco mossa, bene Banco Bpm, cade Tenaris, a maggio -9%

Reuters

Pubblicato 31.05.2018 18:19

BORSA MILANO poco mossa, bene Banco Bpm, cade Tenaris, a maggio -9%

MILANO (Reuters) - MILANO, 31 maggio (Reuters) - Piazza Affari archivia in lieve ribasso una seduta nervosa, che conferma il trend negativo del mese di maggio, figlio della situazione politica italiana.

Il nervosismo degli investitori è emerso chiaramente allorché il listino milanese ha rapidamente perso i guadagni registrati in mattinata quando, in successione, il Wall Street Journal ha scritto che la Fed ha classificato le attività Usa di Deutsche Bank (DE:DBKGn) in "condizioni problematiche" e due fonti hanno rivelato che era in corso un incontro tra il capo politico di M5s, Luigi Di Maio, e il leader della Lega, Matteo Salvini, per trovare il sostituto di Paolo Savona alla guida del Mef, che consenta di far partire il governo politico giallo-verde.

A completare il quadro di un pomeriggio scoppietante sono arrivate le parole distensive di Donald Trump sulla Corea del Nord e l'annuncio dei dazi Usa su alluminio e acciaio

Tornando alla situazione politica italiana, Larry Hatheway, capo economista di GAM Investments, ritiene che "si è scontato un aumento della probabilità di un'uscita dell'Italia dall'unione monetaria, evento che rimane improbabile. Nessuno dei principali partiti ha un genuino interesse a uscire dall'eurozona. La reazione ci appare esagerata, tanto da offrire buone opportunità di ingresso in quelle aree di mercato che sono state interessate dal sell-off".

** In chiusura, l'indice FTSE Mib ha perso un frazionale 0,06%, provando a consolidare la lieve risalita dopo aver toccato, due giorni fa, i minimi dall'11 luglio 2017. Nel mese di maggio il FTSE Mib ha lasciato sul terreno il 9,154%. Da inizio anno il bilancio è leggermente negativo: -0,316%.

Tornando alla seduta odierna, l'AllShare è salito dello 0,1%, il MidCap dell'1,3% e lo Star dello 0,74%. Volumi per un controvalore di circa 5,8 miliardi di euro, con un'impennata considerevole nel finale.

** Le indiscrezioni sulla volontà di Trump di negare l'accesso al mercato americano delle marche tedesche di alta gamma ha zavorrato il settore in Europa (il paniere europeo ha ceduto lo 0,84%), ma FIAT CHRYSLER (MI:FCHA) ha beneficiato (+2,05%) della presenza Usa, nonché dell'attesa per la presentazione del piano industriale. In scia EXOR (MI:EXOR) (+1,81%). Bene anche BREMBO: +0,33%. Staccate CNH (MI:CNHI) INDUSTRIAL (-0,84%) e FERRARI (NYSE:RACE) (-0,46%).

** I guai di Deutsche Bank hanno spento il rimbalzo delle banche registrato in mattinata: il paniere ha terminato le contrattazioni con un calo dello 0,13%. UNICREDIT (MI:CRDI) (-0,25%) e INTESA SANPAOLO (MI:ISP) (-0,26%) a braccetto. Peggio MEDIOBANCA (MI:MDBI) (-1,9%) e UBI (MI:UBI) BANCA (-0,95%).

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** BANCO BPM (MI:BAMI) tonico (+2,38%) sull'annuncio della cessione di npl.

** Fuori dal paniere principale, pesanti BANCA INTERMOBILIARE (-7,2%) e CREDITO EMILANO (-1,79%).

** Prosegue il recupero del risparmio gestito, colpito da vendite massicce in corrispondenza del tracollo di Piazza Affari: POSTE ITALIANE (MI:PST) +0,22%, FINECOBANK (MI:FBK) +1,02%, AZIMUT (MI:AZMT) -1,42% e BANCA GENERALI (MI:GASI) -0,19%.

** Le assicurazioni hanno visto la caduta di UNIPOLSAI (MI:US) (-4,42%) e UGF (-2,52%), mentre GENERALI ha registrato acquisti (+2,32%).

** Non accenna a placarsi l'ondata di vendite delle utilities e i business regolamentati: ENEL (MI:ENEI) -1,03%, SNAM (MI:SRG) -1,87%, TERNA (MI:TRN) -1,29% e ITALGAS -0,45%, ma A2A (MI:A2) +1,18%.

** La debolezza del greggio ha penallizato SAIPEM (MI:SPMI) (-0,33%), ENI (MI:ENI) (invariata) e TENARIS (MI:TENR) (-3,25%), quest'ultima affossata soprattutto dai dazi al Messico, dove il gruppo guidato da Paolo Rocca ha degli impianti.

** In direzioni opposte TIM (-2,05%), da una parte, MEDIASET (MI:MS) (+2,08%) e LEONARDO (+1,94%), dall'altra, titoli sensibili all'evoluzione del quadro politico.

** In un contesto di vendite generalizzate di asset italiani, gli investitori mostrano la tendenza a premiare gli esportatori, soprattutto il lusso: SALVATORE FERRAGAMO (MI:SFER) +2,02%, MONCLER (MI:MONC) +1,87% e, tra le mid cap, BRUNELLO CUCINELLI +4,74%.

** Per il resto, in denaro PRYSMIAN (MI:PRY) (+1,23%).

** Fuori dal paniere principale, riscoperto il settore immobiliare: RISANAMENTO +13,96%, NOVA RE +9,86% e BASTOGI +4,04%.