Borsa Milano sottile, ingessata da attesa Yellen, pesano petroliferi, FCA, banche miste

Reuters

Pubblicato 27.05.2016 17:56

Borsa Milano sottile, ingessata da attesa Yellen, pesano petroliferi, FCA, banche miste

MILANO (Reuters) - Seduta interlocutoria a Piazza Affari e per le principali borse europee in un mercato che aspetta che il governatore della Federal Reserve Janet Yellen chiarisca la volontà della banca centrale di riprendere presto il cammino di normalizzazione dei tassi di interesse.

Yellen parlerà nel corso di un evento che si tiene in serata all'Università di Harvard.

I volumi a Milano, dove il FTSE Mib ha chiuso in ribasso dello 0,17% a 18.186 punti circa, sono per altro assottigliati dalle festività che terranno chiuse le borse di Londra e Wall Street lunedì. A fine seduta il controvalore degli scambi è di appena 1,34 miliardi di euro.

** A zavorrare l'indice delle blue chip, che ha fatto peggio del benchmark europeo FTSEUrofirst 300 (+0,13%), sono innanzitutto i petroliferi, complice il ritracciamento delle quotazioni del greggio dai massimi di sette mesi sotto quota 49 dollari. ENI (MI:ENI) contiene le perdite ma SAIPEM (MI:SPMI) lascia sul campo il 2% mentre, come di consueto quando scende il greggio, si apprezza di mezzo punto SARAS.

** Bancari a più velocità dopo la ricerca di Goldman Sachs pubblicata oggi con il paniere di settore che archivia la seduta in ribasso dello 0,4%. In flessione i big INTESA SP, UNICREDIT (MI:CRDI) e UBI (MI:UBI) BANCA; sale BANCO POPOLARE (MI:BAPO), promosso a "buy" da Goldman e la promessa sposa POP MILANO. Denaro anche su MPS (MI:BMPS) mentre tra i peggiori del settore c'è CARIGE.

** Sotto pressione il comparto auto con FCA (MI:FCHA) che lascia sul terreno l'1,6% dopo aver annunciato gli ennesimi richiami. Credit Suisse ha inoltre abbassato il prezzo obiettivo del titolo a 9 da 9,95 euro. Debole CNH (MI:CNHI) INDUSTRIAL.

** Nuova seduta all'insegna della lettera per POSTE ITALIANE dopo l'annuncio del conferimento da parte del Tesoro del 35% a Cdp a fronte dell'aumento di capitale riservato lanciato dalla Cassa.