Borsa Milano chiude debole con bancari, rimbalza Campari

Reuters

Pubblicato 10.08.2017 18:02

Borsa Milano chiude debole con bancari, rimbalza Campari

MILANO (Reuters) - Piazza Affari prosegue la seduta in leggero calo con volumi sottili. Le crescenti tensioni tra Usa e Corea del Nord condizionano il sentiment sulle borse che trovano ben pochi altri spunti rilevanti e vedono gli investitori limare qualche posizione, sopratutto sui finanziari, anche sui timori di un aumento della volatilità favorita dalla carenza di liquidità tipica del periodo estivo.

"Non vedo altri temi di rilievo oltre a quello sulla Corea del Nord", commenta un trader.

"I volumi sono molto bassi, l'operatività è ridotta al minimo e si limita a qualche acquisto sui petroliferi per il rialzo dei prezzi del greggio e qualche profit taking sui finanziari", aggiunge.

Alle 12,50 circa l'indice FTSE Mib cede lo 0,32% e l'All Share lo 0,28%. Tengono i panieri delle Mid Cap (+0,02%) e dello Star (-0,06%).

L'indice paneuropeo STOXX 600 segna -0,54% e anche a Wall Street i futures sugli indici segnalano un avvio di seduta in lieve calo.

Bancari deboli con l'indice di settore in calo dello 0,75% in linea con l'andamento del comparto in tutta Europa. UNICREDIT (MI:CRDI) perde l'1,2% circa nonostante Berenberg abbia alza il target price sul titolo a 16 da 15 euro. In calo di oltre un punto percentuale anche UBI (MI:UBI).

Tra i petroliferi ENI (MI:ENI) avanza dell0 0,2% in un settore europeo tonico e che beneficia del rialzo delle quotazioni del greggio grazie alla decisa flessione delle scorte.

Acquisti anche nel resto dell'energia con TENARIS (MI:TENR) e SNAM (MI:SRG) in evidenza.

ERG sale dell'1,4% dopo la pubblicazione dei risultati del secondo trimestre che hanno visto un utile in rialzo ma margini in discesa. Il mercato tuttavia apprezza la conferma della guidance per il 2017.

Torna a scendere BUZZI (MI:BZU) (-1%) che fallisce il tentativo di rally dopo le dopo le ultime perdite sulla scia della multa Antitrust.

Tra i titoli minori Il SOLE 24 ORE (-2,7%) paga l'annuncio della revisione al ribasso dei target del piano industriale alla luce del debole andamento di vendite e raccolta pubblicitaria.