Finmeccanica, indagati 82 dipendenti, attuali vertici non coinvolti

Reuters

Pubblicato 15.03.2017 16:09

Finmeccanica, indagati 82 dipendenti, attuali vertici non coinvolti

ROMA (Reuters) - La Guardia di Finanza ha notificato l'avviso di conclusione indagini a 82 persone tra dirigenti e dipendenti di Finmeccanica (MI:LDOF), oggi Leonardo, per appropriazione indebita aggravata ed evasione fiscale, inchiesta in cui non risulta coinvolto l'attuale management della società.

E' quanto si legge in un comunicato del Comando provinciale di Roma delle Fiamme gialle.

Gli 82 indagati, "molti dei quali nel frattempo sono andati in pensione o sono fuoriusciti dalla società", devono rispondere di "appropriazione indebita aggravata di risorse della società e per aver realizzato un'imponente evasione di imposta attraverso la fittizia localizzazione all'estero di una società del gruppo al solo fine di evadere il fisco italiano per oltre 135 milioni di euro".

Nel complesso, gli indagati si sarebbero appropriati indebitamente di oltre 3 milioni di euro tra 2008 e 2014.

Gli inquirenti hanno poi appurato "la 'esterovestizione' della società Finmeccanica Finance SA, controllata da Finmeccanica SpA e con sede dichiarata in Lussemburgo, ma, di fatto, gestita e amministrata in Italia (la società è stata prima posta in liquidazione per scelta aziendale dall'attuale management e poi definitivamente cancellata dal registro delle imprese lussemburghese)".

Gli amministratori e i dirigenti pro tempore della società lussemburghese sono indagati per omessa presentazione delle dichiarazioni fiscali, per aver occultato 'ricchezza' imponibile per oltre 490 milioni, evadendo imposte per più di 135 milioni dal 2010 al 2015.

"L'attuale top management di Leonardo SpA, non coinvolto nella vicenda, ha assicurato massima collaborazione", conclude la nota.

Leonardo precisa che il procedimento riguarda la passata gestione fino al maggio 2014. Quanto alla "presunta condotta di appropriazione indebita conseguente all'erogazione di prestiti aziendali ai dipendenti nel periodo 2008–maggio 2014, l'attuale management determinò di non concedere prestiti personali ai dipendenti se non in relazione a quanto previsto dalle normative applicabili, sussistendone i dovuti requisiti di legge (anticipo del TFR, cessione del quinto)".