Grecia, per Juncker prematuro parlare di terzo bailout

Reuters

Pubblicato 04.03.2015 17:32

Grecia, per Juncker prematuro parlare di terzo bailout

BARCELLONA/BRUXELLES (Reuters) - Per la Commissione Ue e la Germania è troppo presto per parlare di un terzo bailout per la Grecia, mentre il ministro dell'Economia spagnolo insiste sul fatto che ulteriori aiuti siano quasi inevitabili.

Il ministro spagnolo Luis De Guindos ritiene infatti che Atene non sarà in grado di tornare al mercato di capitali entro giugno, quando scadrà l'estensione del suo bailout, e che dunque saranno necessari altri aiuti.

Ma la cancelliera tedesca Angela Merkel, a proposito di un eventuale terzo pacchetto di sostegno, ha detto di essere focalizzata sul piano attuale.

"Penso che ora siamo impegnati a fare in modo che funzioni e sono concentrata su questo", ha detto durante una conferenza stampa con il presidente della Commissione Ue Jean-Claude Juncker a Bruxelles.

De Guindos ha già detto lunedì scorso che la zona euro sta parlando di un altro bailout per la Grecia, con un pacchetto in discussione tra i 30 e i 50 miliardi di euro, costringendo i funzionari della zona euro a smentire.

De Guindos ha detto oggi che l'entità di un terzo programma deve ancora essere decisa e che i ministri delle Finanze della zona euro esamineranno le necessità di liquidità della Grecia ad un meeting dell'Eurogruppo la prossima settimana.

"Se la Grecia non recupera l'accesso ai mercati entro giugno...dovremo stabile altri tipi di accordo, chiametelo patto, contratto, programma", ha detto De Guindos ad una conferenza stampa a Barcellona.

"Ci siamo dati questi quattro mesi per vedere qual è la reale situazione, vedere come la Grecia rispetta le condizioni e per provare a stabilire cosa succederà (...) fondamentalmente un terzo salvataggio".

Ma un portavoce del ministero della Finanze tedesco ha detto che nessuna discussione su un terzo pacchetto di aiuti è in agenda per la riunione dell'Eurogruppo di lunedì.

Anche il primo ministro greco Alexis Tsipras l'altro ieri ha negato che il suo paese abbia bisogno di un altro piano di soccorso internazionale, mentre il portavoce di Jeron Dijsselbloem, che presiede il gruppo dei ministri delle Finanze della zona euro, ha detto che non ci sono colloqui in corso.

Juncker ha sottolineato che il focus dei colloqui con Atene è quello di implementare le misure già accordate con la zona euro.