Mps, ex presidente rinviato a giudizio a Lagonegro per usura bancaria

Reuters

Pubblicato 22.03.2017 15:33

Mps, ex presidente rinviato a giudizio a Lagonegro per usura bancaria

MILANO (Reuters) - Alessandro Profumo, AD designato di Leonardo, è stato rinviato a giudizio nell'ambito di un'inchiesta della procura di Lagonegro con l'ipotesi di reato di usura bancaria che lo vede coinvolto in qualità di allora presidente di Mps (MI:BMPS).

E' quanto si legge nel documento del Tribunale della città della Basilicata in cui si precisa che la decisione del gup Rosamaria De Lellis risale al primo marzo.

Profumo, presidente della banca dall'aprile 2012 all'agosto 2015, risulta coinvolto in quanto legale rappresentante della banca all'epoca dei fatti.

I legali di Profumo, Adriano Raffaelli e Francesco Mucciarelli, manifestano tranquillità e fiducia sul fatto che Profumo uscirà indenne da questo procedimento, sia perché non ci furono sfondamenti delle soglie di usura sia perché estraneo ai fatti.

Il procedimento ha preso il via dalla denuncia di un concessionario auto di Sala Consilina che accusa la banca, assieme a un altro istituto di credito, di aver applicato tassi usurari ai suoi danni.

In particolare, Mps avrebbe applicato tassi superiori a quello previsto dalla legge, in un caso fino anche al 190%, su cinque contratti -- conti correnti, conto anticipi e mutui -- tra il 2001 e il 2013, come si legge nel documento.

"L'impresa si è trovata segnalata nella centrale rischi e una casa automobilistica le ha revocato per questo il mandato di concessionaria", ha commentato il legale della difesa Carlo Scorza.

Secondo un portavoce del futuro AD di Leonardo, i contratti presso Mps sono stati tutti accesi prima che assumesse l'incarico di presidente della banca senese.

Monte dei Paschi non ha al momento commentato.

Il processo inizierà il prossimo 23 maggio.