A Wall Street pesa la paura del contagio nel settore bancario, crollano FR e W.All

Investing.com  |  Autore Liz Moyer

Pubblicato 13.03.2023 15:00

Di Liz Moyer

Investing.com - Wall Street apre sotto pressione questo lunedì, appesantita dal crollo dei titoli bancari nei timori di un contagio per il collasso di SVB Financial Group (NASDAQ:SIVB).

Al momento della scrittura, il Dow Jones Industrial Average sale di 18 punti, pari allo 0,1%, mentre l’S&P 500 scende dello 0,4% e il NASDAQ Composite è in calo dello 0,2%.

Le autorità di regolamentazione hanno chiuso la Silicon Valley Bank venerdì e la Signature Bank (NASDAQ:SBNY) con sede a New York ieri. Hanno inoltre annunciato una serie di misure per rafforzare la fiducia nel sistema bancario, offrendo una nuova linea di credito e allentando l’accesso allo sportello di sconto della Federal Reserve per aiutare le banche a riposizionarsi dopo il rapido aumento dei tassi di interesse.

I depositanti della Silicon Valley Bank e della Signature riavranno i loro soldi, indipendentemente dal fatto che fossero assicurati. I depositi non assicurati nel limbo avrebbero potuto avere ripercussioni sull’economia, in particolare sul mondo del venture capital e delle startup a cui SVB si rivolgeva. Molte piccole imprese con depositi presso la SVB hanno trascorso il fine settimana preoccupate per come pagare gli stipendi.

Resta da vedere se le misure adottate allevieranno le preoccupazioni più ampie sulle banche. Le azioni della First Republic Bank (NYSE:FRC) erano crollate del 65% prima di essere bloccate, raggiungendo un nuovo minimo di 52 settimane. Nel fine settimana First Republic ha dichiarato di aver aggiunto fondi disponibili attraverso la Fed e JPMorgan.

Le azioni di PacWest Bancorp (NASDAQ:PACW) sono crollate del 51% e sono state interrotte. Le azioni KeyCorp (NYSE:KEY) registrano -26% e Comerica Inc (NYSE:CMA) -39%, e sono state fermate. Anche i titoli delle grandi banche sono scese, con JPMorgan Chase & Co (NYSE:JPM) in calo del 2,7% e Bank of America Corp (NYSE:BAC) del 7,4%.

Domani verrà pubblicata la lettura di febbraio sull’indice sui prezzi al consumo, un dato che la Fed probabilmente prenderà in considerazione quando si riunirà per discutere dei tassi di interesse alla fine del mese. Prima che scoppiasse la crisi bancaria del fine settimana, erano aumentate le aspettative sul fatto che la Fed avrebbe alzato i tassi di interesse di mezzo punto percentuale. Ora, i trader dei future indicano una probabilità del 76% che non ci sarà alcun rialzo dei tassi.

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Queste aspettative sono state rafforzate dagli analisti di Goldman Sachs, che hanno dichiarato di non aspettarsi più che la Fed aumenti i tassi di un quarto di punto percentuale questo mese.

Il petrolio scende. I future del greggio WTI segnano -3,4% a 73,97 dollari al barile, mentre i future del Brent registrano -3% ad 80,28 dollari al barile. I future dell’oro rimbalzano del 2,3% a 1.909 dollari.

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