Acquisti sulle banche dopo l’aggiornamento del DEF da parte del governo

Investing.com

Pubblicato 01.10.2019 10:46

Di Mauro Speranza

Investing.com – Si tingono di verde i titoli bancari sostenendo anche il resto di Piazza Affari, dopo che ieri il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il Ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, hanno presentato le linee principali della Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza approvata dal consiglio dei ministri.

Il governo ha rivisto al rialzo gli obiettivi di deficit sia per il 2019, sia per il 2020. Quest’anno il target è fissato al 2,2% del Pil, superiore alla cifra negoziata con la Commissione europea a luglio scorso. Anche per il 2020 il target resta a 2,2%, dal 2,1% concordato con l’Europa.

Dal fronte bancario, il governo ha inserito nel documento il riferimento al “Fondo della Società di Gestione Attività (SGA)”, il quale “sta per diventare operativo” con il controllo “del MEF e la compartecipazione di alcune banche”.

Nel fondo “verranno convogliati inizialmente 2 miliardi di crediti semi-deteriorati di natura immobiliare, con la possibilità di allargare il perimetro di operatività fino a 3-4 miliardi”, si legge nel documento.

I crediti acquisiti dal fondo sono stati ceduti da MPS (MI:BMPS), UBI Banca (MI:UBI), Banco BPM (MI:PMII), BNL, BPER (MI:EMII), La Cassa di Ravenna, Banca Cremasca e Mantovana, Banco Desio (MI:DESI), Credito Padano, Amco (ex SGA), e includono posizioni verso 14 aziende italiane. Tali aziende hanno ricavi complessivi per circa 1,4 miliardi di euro, ebitda aggregato di circa 50 milioni di euro e sono caratterizzate da fondamentali solidi e processi di rilancio industriale e finanziario che verranno supportati dal fondo.

In questo modo, il governo recepisce una raccomandazione dell’Unione europea che chiede di “Favorire il risanamento del sistema bancario, e in particolare delle banche di piccole e medie dimensioni, tramite una maggiore efficienza operativa, il miglioramento della qualità degli attivi, lo smaltimento dei crediti deteriorati e la diversificazione della provvista; migliorare l’accesso al credito non bancario per le piccole imprese innovative”.

In borsa, intanto, il principale indice di Milano guadagna lo 0,88%, migliore tra i principali indici europei, mentre il FTSE Italia All Share Banks cresce dell’1,50. Ancora in calo lo spread che scende a 140 punti, dopo aver toccato un minimo di 137.

Protagoniste tra le blue chips ci sono Banco Bpm (MI:BAMI) con un +3,60%, seguita da Ubi Banca (MI:UBI), anche questa sopra il +3%.

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Ieri il ceo di Banco Bpm (MI:BAMI), Giuseppe Castagna, ha dichiarato che una fusione tra BancoBpm e Ubi (MI:UBI) Banca avrebbe "senso", confermando le valutazioni che da molto tempo circolano sul mercato.

Guadagnano il 2% Bper Banca (MI:EMII) e Unicredit (MI:CRDI), mentre crescono oltre l’1% Banca Piccolo Credito Valtellinese (MI:PCVI), Banca IFIS (MI:IF), FinecoBank (MI:FBK), Banca Popolare di Sondrio (MI:BPSI), Unipol (MI:UNPI), Monte dei Paschi di Siena (MI:BMPS), Mediobanca (MI:MDBI) e Intesa Sanpaolo (MI:ISP).

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