Apple, spedizioni di iPhone rallenteranno per restrizioni Covid in Cina

Reuters

Pubblicato 07.11.2022 09:54

(Reuters) - Apple (NASDAQ:AAPL) prevede una riduzione delle consegne dei modelli iPhone 14 rispetto a quanto precedentemente previsto, a seguito di un significativo taglio della produzione in uno stabilimento cinese in cui si sono registrati contagi di coronavirus, che ha ridotto le prospettive di vendita per le festività di fine anno.

La solida domanda per i nuovi iPhone ha aiutato Apple a rimanere un fenomeno raro nel settore tecnologico globale, colpito dall'aumento dell'inflazione e dei tassi di interesse.

Ma l'azienda di Cupertino è ora vittima della rigorosa politica cinese "zero-Covid-19", che ha già spinto molte aziende globali, tra cui Estee Lauder e Canada Goose a chiudere negozi nel Paese e a tagliare le previsioni per l'intero anno.

"L'impianto sta attualmente funzionando a capacità significativamente ridotta", ha spiegato Apple in un comunicato di domenica, senza precisare l'entità dell'impatto sulla produzione.

"Continuiamo a vedere una forte domanda per i modelli iPhone 14 Pro e iPhone 14 Pro Max. Tuttavia, ora ci aspettiamo una riduzione delle consegne rispetto a quanto previsto in precedenza".

Il mese scorso Reuters ha riportato che la produzione di iPhone di Apple potrebbe crollare fino al 30% in quello che è uno degli stabilimenti più grandi del mondo nel mese di novembre a causa dell'inasprimento delle restrizioni anti-Covid-19 in Cina.

Nello stabilimento principale di Zhengzhou, nella Cina centrale, che impiega circa 200.000 persone, si è diffuso il malcontento per le severe misure imposte per contenere la diffusione del Covid-19, portando molti lavoratori ad abbandonare il sito.

La società di ricerche di mercato TrendForce ha affermato la scorsa settimana di aver tagliato le previsioni di consegne di iPhone per il trimestre che si chiude a dicembre di 2-3 milioni di unità, rispetto agli 80 milioni precedenti, proprio a causa dei problemi dell'impianto di Zhengzhou, aggiungendo che, secondo la sua indagine, il tasso di utilizzo della capacità produttiva della fabbrica è ora intorno al 70%.