Asset manager, banche chiedono a Ue di valutare costi spostamento clearing euro da Londra

Reuters

Pubblicato 02.02.2023 11:51

LONDRA (Reuters) - Asset manager, hedge fund e banche hanno esortato l'Unione europea a valutare adeguatamente i costi dei piani che prevedono di spingere gli operatori di mercato a spostare i servizi di compensazione dei derivati da Londra verso conti obbligatori all'interno dell'unione.

La Lch del London Stock Exchange Group (LON:LSEG) e Ice a Londra sono stati a lungo predominanti nel mercato dei derivati in euro, ma ora l'Ue intende avere voce in capitolo su questo tipo di servizio, che vale migliaia di miliardi di euro, per garantire la stabilità finanziaria nel blocco dopo l'uscita della Gran Bretagna dall'Ue.

Una dichiarazione congiunta dei diversi settori ha sottolineato che le proposte di rafforzare il clearing dei derivati in euro nell'Ue danneggerebbero il mercato dei capitali dell'unione.

"Le proposte renderebbero le imprese Ue meno competitive e avrebbero un impatto negativo sul mercato dei derivati, sui membri del clearing Ue e sui loro clienti, sugli investitori e sui risparmiatori Ue e sull'Unione dei mercati dei capitali", si legge nella dichiarazione rilasciata da quattro organismi di settore.

L'Ue ha individuato tre contratti derivati, i tassi d'interesse a breve termine, gli swap sui tassi d'interesse e i credit default swap, tutti soggetti a compensazione a Londra, che vorrebbe fossero raggruppati in conti presso società di clearing come Deutsche Boerse (ETR:DB1Gn) all'interno dell'unione.

Gli organismi del settore dei derivati Isda e Fia, l'associazione degli hedge fund e degli investimenti alternativi Aima e l'Efama, che rappresenta il settore dell'asset management nell'Ue, ritengono che l'attuazione di tali piani risulterebbe costosa.

I piani, sotto forma di proposta legislativa della Commissione europea, devono essere approvati dagli Stati membri dell'Ue e dal Parlamento europeo affinché possano diventare legge.