Assicuratori Usa riscrivono polizze su imprese dopo dispute legali per pandemia

Reuters

Pubblicato 05.03.2021 14:48

NEW YORK (Reuters) - Gli assicuratori statunitensi stanno rafforzando il linguaggio delle polizze per coprire le perdite delle imprese, per proteggersi da future richieste di risarcimento legate alla pandemia di coronavirus o a disagi creati da altre epidemie diffuse.

Lo affermano fonti del settore assicurativo.

Le nuove polizze e i nuovi rinnovi ora specificano termini come "malattia trasmissibili" o "microrganismi" – elementi assenti dalle attuali polizze, e che hanno portato a un'ondata di cause legali finora vinte dai gruppi assicurativi nella gran parte dei casi.

Una clausola d'esclusione redatta da Lloyd's Market Association, per esempio, afferma che gli assicuratori non copriranno alcun reclamo "direttamente o indirettamente proveniente da, attribuibile a, o avvenuto contemporaneamente o in ogni sequenza con una malattia trasmissibile".

Un'altra clausola, sfruttata da Farmers Mutual Hail Insurance Company of Iowa, esclude le perdite provenienti "dal timore o dalla minaccia", "reale o percepita" di una malattia trasmissibile o "di ogni azione di controllo, prevenzione, soppressione" della malattia.

Alcune società - come The Cincinnati Insurance Cos, divisione di Cincinnati Financial Corp (NASDAQ:CINF) - non hanno aggiunto esclusioni, poiché l'attuale linguaggio delle polizze chiarisce che le pandemie non sono coperte.

Cincinnati è stata citata in 149 cause per rifiuto d'indennizzo, seconda solo a Hartford Financial Services Group (NYSE:HIG) , a quota 222 cause, seguita da Chubb Ltd, che conta 64 cause e da American International Group, con 38 processi, secondo i dati raccolti dall'Università della Pennsylvania Law School.