Atlantia, decidere su revoca in Cdm, senza accordo governo rischia - Cancelleri a stampa

Reuters

Pubblicato 09.07.2020 08:06

Aggiornato 09.07.2020 09:27

ROMA (Reuters) - Il premier deve convocare presto un consiglio dei ministri dove decidere sulla revoca della concessione autostradale di Autostrade per l'Italia e, senza un accordo, c'è rischio di una crisi.

Lo ha detto il viceministro delle Infrastrutture Giancarlo Cancelleri, del M5s, in una intervista a La Repubblica.

In assenza di un accordo, dice l'esponente pentastellato, "avremmo un bel problema. Il rischio di una crisi, se entro una settimana non ci fosse una soluzione, sarebbe inevitabile. Ma dell'argomento non abbiamo ancora parlato in un vero vertice: e questa è la cosa più assurda".

Cancelleri ricorda la posizione del Movimento, da sempre per la soluzione più dura contro i Benetton, controllori di Atlantia (MI:ATL), a cui fa capo la concessionaria Aspi, che ha gestito il Ponte di Geniova, la cui caduta causò 43 morti ad agosto del 2018. "La fuoriuscita dei Benetton, o il loro fortissimo ridimensionamento, l'abbassamento almeno del 15% delle tariffe dei pedaggi - come previsto dalla delibera dell'autorità per la regolazione dei trasporti - e la delegificazione dell'iter di concessione".

Quanto all'affidamento ad Aspi della gestione del nuovo Ponte, decisa pro-tempore alla ministra delle infrastrutture Paola De Micheli, per Cancelleri Aspi deve essere commissariata. "Con l'utilizzo di Anas per fare i controlli di sicurezza al posto di Spea e la messa a bando delle nuove concessioni. Sull'intera tratta autostradale italiana. Qualcuno pensa di togliere ai Benetton solo le autostrade della Liguria: faremmo loro un regalo, essendo quella la tratta meno remunerativa...".

Ieri la consulta non ha accolto il ricorso di Autostrade che era stata estromessa per legge dalla ricostruzione del Ponte. [nL1N2EF09H]