Bce rallenterà ritmo rialzi tassi, annuncerà piani per drenare liquidità

Reuters

Pubblicato 15.12.2022 10:26

FRANCOFORTE (Reuters) - La Banca centrale europea oggi alzerà i tassi di interesse per la quarta volta consecutiva, anche se probabilmente con un incremento più ridotto, e definirà i piani per drenare liquidità dal sistema finanziario nella sua lotta contro l'impennata dell'inflazione.

La Bce ha aumentato i tassi a un ritmo senza precedenti per tentare di contenere i prezzi in aumento in tutti i 19 Paesi della zona euro, spinti dall'impennata dei costi del carburante in seguito all'invasione dell'Ucraina da parte della Russia e dalla riapertura dell'economia dopo le restrizioni legate al Covid-19.

La banca centrale della zona euro ha aumentato gli interessi sui depositi bancari da -0,5% all'1,5% in soli tre mesi, invertendo un decennio di politica monetaria ultra accomodante dopo essere stata colta impreparata dall'improvviso incremento dei prezzi.

Ma è probabile che questo rapido ciclo di inasprimento subirà un rallentamento nella riunione odierna, dal momento che alcuni segnali suggerirebbero che l'inflazione ha raggiunto un picco e si sta profilando una recessione.

Oggi dalla Bce è atteso un rialzo dei tassi di interesse di mezzo punto percentuale dopo due aumenti di 75 punti base nelle due precedenti riunioni, rispecchiando il cambio di passo mostrato ieri dalla Federal Reserve.

Ma come la Fed, anche la Bce dovrebbe segnalare ulteriori rialzi futuri per convincere gli investitori di essere ancora seriamente impegnata nella lotta all'inflazione, che potrebbe rimanere al di sopra del target del 2% fino al 2025.

"Riteniamo che il consiglio direttivo della Bce si premurerà di sottolineare che il rallentamento non deve essere confuso con un'imminente fine del ciclo di rialzi", hanno scritto gli analisti di Bnp Paribas (EPA:BNPP) in una nota ai clienti.

Gli economisti intervistati da Reuters si aspettano che oggi la Bce aumenti il tasso sui depositi bancari al 2%, per poi portarlo al 2,5% entro marzo e al 2,75% entro giugno.

La Bce dovrebbe anche illustrare i piani per interrompere la sostituzione delle obbligazioni in scadenza nel suo portafoglio da 5.000 miliardi di euro, invertendo anni di acquisti di debito che hanno trasformato la banca centrale nel maggior creditore di molti governi della zona euro.