Bce, via verso inflazione bassa è impervia, crescono salari

Reuters

Pubblicato 18.01.2024 11:15

FRANCOFORTE (Reuters) - I lavoratori europei sperano che la tornata salariale di quest'anno contribuisca a ripristinare i redditi intaccati dall'aumento dei prezzi, ma l'atteso aumento del potere d'acquisto potrebbe ostacolare gli sforzi della Banca centrale europea per riportare l'inflazione verso l'obiettivo.

La Bce ha individuato nei salari il rischio maggiore della crociata contro l'inflazione che porta avanti da un anno e mezzo. Quest'anno si aspetta una crescita dei salari in tutta la zona euro del 4,6%, molto più del ritmo del 3% che considera compatibile con il suo obiettivo di inflazione del 2%.

Un aumento dei salari costituirebbe un rischio per i tagli dei tassi di interesse che, secondo le scommesse dei mercati finanziari, dovrebbero iniziare ad aprile.

"Vediamo un percorso verso il 3% (di crescita dei salari), ma sarà una strada impervia", ha detto in un'intervista Reamonn Lydon, economista presso la Banca Centrale d'Irlanda e una delle menti dietro il popolare Indeed Wage Tracker.

I rialzi salariali aumentano i costi per le imprese e incrementano il reddito delle famiglie, entrambi fattori che potrebbero far salire i prezzi spingendo la Bce a mantenere i tassi alti.

I sindacati vedono nella combinazione di un graduale raffreddamento dell'inflazione, una bassa disoccupazione e ampi margini di profitto delle imprese la migliore e forse ultima possibilità in questo ciclo economico di ripristinare il tenore di vita dei lavoratori.

E dopo aver visto i loro salari reali ridursi di circa il 5% nel 2022-23, i dipendenti sono pronti a combattere. I colossi statunitensi Tesla (NASDAQ:TSLA) e Amazon (NASDAQ:AMZN) sono tra le aziende che sono già alle prese con scioperi in Europa.

A differenza degli Stati Uniti, non esistono dati salariali in tempo reale per i 20 Paesi della zona euro.

Tuttavia l'Indeed Wage Tracker, che misura i salari pubblicizzati sul sito web di Indeed, viene monitorato attentamente dalla Bce come indicatore delle tendenze future. E' aumentato leggermente a dicembre, al 3,8% dal 3,7%, anche se è ben al di sotto del picco del 5,2% registrato nell'ottobre 2022, quando l'inflazione era ai massimi.

Lydon e Pawel Adrjan di Indeed affermano che l'aumento di dicembre è stato probabilmente determinato dai nuovi accordi salariali, un effetto che, secondo loro, continuerà all'inizio del 2024, con la conclusione di altri accordi e aumenti dei salari minimi.

ACCORDI

Tra i recenti accordi, i salari sono aumentati del 4,5% per i dipendenti dei negozi spagnoli di Carrefour (EPA:CARR) e Ikea, del 5,0% per la major energetica francese TotalEnergies e del 6,6% per i lavoratori delle ferrovie olandesi. La tariffa oraria minima degli autisti francesi di Uber (NYSE:UBER) è aumentata del 17,6%.

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I salari minimi sono aumentati del 3,4% in Germania, del 3,8% nei Paesi Bassi e del 5,0% in Spagna.

"Tutto fa pensare a un ritorno alla crescita dei salari reali", ha detto Martin Hoepner, professore presso il Max-Planck-Institut per lo studio della società a Colonia, in Germania.

"Al momento le condizioni economiche sono ovviamente favorevoli al rafforzamento della posizione negoziale dei sindacati", ha detto Torsten Mueller, ricercatore dello European trade union institute.

Ma secondo Lucio Baccaro, professore dell'Istituto Max Planck, tale "militanza salariale" potrebbe essere controproducente se inducesse la Bce a mantenere più alti i tassi di interesse per frenare la domanda.