Bora Milano incerta, risale con banche e petrolio, forte UniCredit, giù Unipol

Reuters

Pubblicato 01.07.2021 14:06

MILANO, 1 luglio (Reuters) - Piazza Affari prova a riprendete terreno dopo la flessione in negativo di fine mattinata.

Gli investitori preferiscono tenere un approccio cauto sull'azionario in vista della diffusione dei dati sul mercato del lavoro Usa, venerdì, in un contesto di persistenti timori sull'aumento dei casi della variante Delta del Covid.

"Prevale prudenza sui mercati. Il deciso rialzo in apertura stamani non trovava forti giustificazioni, a mio avviso", commenta un trader.

Equita Sim, nel suo monthly report vede alcuni elementi di incertezza nel breve termine, quali il ritardo nelle riaperture a causa della diffusione della variante Delta e timori di un rallentamento della crescita globale a causa di vincoli sul lato offerta e aumento prezzi.

Il broker ritiene dunque che "nel breve potrebbe esserci una fase di consolidamento dei mercati dopo la forte performance da inizio anno, prima di una nuova accelerazione guidata dai settori che beneficiano del 'reflation trade' (crescita più elevata unita ad un'inflazione strutturalmente

più alta)".

Tra i titoli in evidenza:

Ribassi diffusi tra i titolo automotive, industriali e utility. In fondo al listino Ferrari (MI:RACE) cede l'1,7%, Prysmian (MI:PRY) il'1% e Buzzi Unicem (MI:BZU) il 2%.

Unipol (MI:UNPI) perde quasi il 3%, penalizzata da prese di profitto dopo i forti rialzi di ieri in scia alla notizia del rafforzamento della quota azionaria detenuta da alcuni soci storici del gruppo.

Acquisti sui bancari, sostenuti in tutta Europa dopo che il numero uno del consiglio di sorveglianza della Bce, Andrea Enria, ha detto che la Vigilanza europea ha in programma di autorizzare le banche della zona euro a riprendere i pagamenti dei dividendi a partire da ottobre, a meno di una nuova crisi dell'economia.

A Milano, nel settore, spicca UNICREDIT (MI:CRDI), in rialzo di oltre il 2%. Più indietro Banco Bpm (MI:BAMI) e Intesa Sanpaolo (MI:ISP) in progresso dello 0,5% circa. MPS (MI:BMPS) è invece in lieve calo dello 0,2% dopo che ieri è emerso che l'istituto ha inviato alle autorità europee un'ipotesi di tempistica relativa alla ricapitalizzazione che prevede l'operazione entro marzo-aprile del prossimo anno in caso non sia trovata una "soluzione strutturale".

A sostenere il listino sono anche i petroliferi in scia al rialzo dei I prezzi del greggio sul calo delle scorte negli Usa e sulle prospettive di un rafforzamento della domanda, in attesa della decisione dell'Opec+ sul mantenimento o riduzione degli attuali tagli alle forniture nel secondo semestre. Eni (MI:ENI), Saipem (MI:SPMI) e Tenaris (MI:TENR) mostrano guadagni tra l'1,5% e il 2%.

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