Borsa Milano annulla rialzo, bene Stellantis e Inwit, giù Cnh e Tim, scivola Campari

Reuters

Pubblicato 23.02.2022 16:46

MILANO (Reuters) - Piazza Affari brucia tutto il rialzo della seduta, dominata dagli effetti delle trimestrali che influenzano i corsi di Borsa, mentre sullo sfondo restano le preoccupazioni legate alla crisi in Ucraina.

Le nazioni occidentali e il Giappone hanno comminato alla Russia nuove sanzioni per aver dispiegato le truppe nelle regioni separatiste dell'Ucraina orientale, minacciando di andare oltre se Mosca lancerà un'invasione totale.

Il prezzo delle commodity resta sempre elevato con il petrolio che viaggia sui massimi da sette anni.

A Wall Street indici volatili che tornano a scendere dopo un avvio positivo, con gli investitori che restano prudenti sull'evoluzione della situazione in Ucraina dopo l'annuncio delle sanzioni verso due banche russe e alcune elite vicine al presidente Vladimir Putin.

Intorno alle 16,15 il FTSE Mib ha bruciato tutto il rialzo della seduta per muoversi piatto. Volumi intorno a 1,7 miliardi di euro.

Tra i titoli in evidenza:

Sempre tonica Stellantis (MI:STLA) che balza del 5%, sotto i massimi di seduta, dopo i risultati 2021 che hanno visto un margine sull'utile operativo adjusted in crescita all'11,8%, sopra il target di circa il 10%, grazie alle sinergie che hanno generato circa 3,2 miliardi di euro in benefici di cassa netti.

Sul fronte opposto in deciso calo Cnh (MI:CNHI) (-5,3%) dopo la presentazione, ieri a mercati chiusi, del piano industriale al 2024 giudicato dagli analisti un po' conservativo e influenzato dal difficile scenario macro.

Sbanda Campari (MI:CPRI) in ribasso del 9,8% dopo che il gruppo ha stimato per l'anno in corso un impatto negativo sui margini a causa della pressione sui costi delle materie prime che porterà a posticipare il miglioramento precedentemente atteso e prevedere un Ebit margin organico sostanzialmente piatto.

Si girano in negativo le banche, con Unicredit (MI:CRDI), tra gli istituti più esposti alla Russia, in calo dello 0,75% dopo la sbandata ieri. Bper (MI:EMII) arretra dello 0,9%, peggio Banco Bpm (MI:BAMI) (-2,85%), mentre è piatta Intesa Sanpaolo (MI:ISP).

In calo dell'1,9% Telecom Italia (MI:TLIT), mentre prosegue il trend positivo su Inwit (MI:INWT) che avanza del 2,6%. Oggi alle speculazioni su un possibile "M&A" nel settore delle torri di trasmissione si aggiungono le indiscrezioni stampa di una possibile cessione della quota detenuta da Telecom in Inwit al fondo Ardian. Secondo la Repubblica inoltre Tim valuta di cancellare il dividendo e di operare una profonda pulizia di bilancio, con accantonamenti straordinari e una rettifica di valore degli attivi, per un 2021 peggiore di quanto previsto.

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Nel settore oil, torna la lettera su Saipem (MI:SPMI) (-1,9%) che domani comunica i preliminari di bilancio e le linee guida per l'aggiornamento del piano strategico 2022-2025 dopo il profit warning annunciato lo scorso 31 gennaio che causato un ulteriore crollo del titolo in Borsa. Secondo Banca Akros, "chiaramente il tema principale è il pacchetto di finanziamento che la società sta discutendo con i principali azionisti e la diluizione che ne emergerà".

In forte recupero Diasorin (MI:DIAS) (+4%) molto colpita dalla lettera di recente.

Effetto risultati per Alerion che balza del 6%. "Il trimestre di Alerion è stato nettamente sopra le attese", dice un broker.