Borsa Milano cede in attesa di segnali da banche centrali, bene oil, banche in rosso

Reuters

Pubblicato 25.08.2022 12:38

MILANO (Reuters) - Dopo un avvio di seduta positivo, Piazza Affari inverte la rotta e scambia in ribasso in tarda mattina, in calo rispetto agli altri principali azionari europei, con il rally dei titoli dell'energia che limita le perdite.

L'ottimismo iniziale al quale avevano dato manforte i dati odierni sull'economia tedesca, che ne hanno mostrato una crescita dello 0,1% nel secondo trimestre, lascia spazio all'attesa di nuovi segnali dagli istituti centrali nella lotta all'inflazione.

Gli occhi degli investitori è infatti tutta per i verbali della riunione di politica monetaria di fine luglio della Bce, che verranno resi noti alle 13,30, così come sulle parole del presidente Fed Jerome Powell domani al simposio di Jackson Hole, con il mercato che attende un nuovo rialzo dei tassi da 75 punti base a settembre.

Intorno alle 12,10 il principale indice di borsa FTSE Mib cede lo 0,4% con volumi attorno ai 500 milioni di euro, mentre i futures Usa indicano un'apertura di Wall Street in rialzo.

Tra i titoli in evidenza:

Tonici i petroliferi, che beneficiano dei crescenti timori di un possibile taglio delle forniture da parte dell'Opec+. A una Saipem (BIT:SPMI) in rosso di oltre il 2% e molto volatile nelle ultime sessioni di mercato, si contrappongono i rialzi di Tenaris (BIT:TENR) (+1,6%), Saras (BIT:SRS) (+0,1%) ed Eni (BIT:ENI), che arriva a guadagnare 3,2%. L'Ad del gruppo ha incontrato ieri il presidente della National Oil Corporation libica e ha espresso la volontà di lanciare una nuova fase di investimenti volti a incrementare la produzione di gas nel paese. Gli analisti di Banca Akros ricordano come la Libia rappresentasse circa il 10% della produzione totale della società l'anno scorso e dà dunque un giudizio positivo sugli sviluppi.

In rosso le banche, con l'indice di riferimento che segna un ribasso di 1,4%. Unicredit (BIT:CRDI) e Intesa Sanpaolo (BIT:ISP) cedono rispettivamente 1,3% e 1,1%, Mediobanca (BIT:MDBI) perde 0,5%, mentre Bper (BIT:EMII) segna -1,6%, Banco Bpm (BIT:BAMI) arretra di 1,8% ed Mps (BIT:BMPS) cede 2,3%.

Debole il settore auto: Iveco cede 1,6%, Pirelli (BIT:PIRC) segna -0,8% e perde terreno anche Stellantis (BIT:STLA) (-1,1%), con il gruppo che ha annunciato la sospensione della produzione presso lo stabilimento francese di Sochaux fino a sabato.

Seduta in ribasso anche per Telecom Italia (BIT:TLIT), che cede 0,9%, mentre le azioni di risparmio arretrano dell'1%.

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Dopo i rialzi di ieri dei titoli farmaceutici, Diasorin (BIT:DIAS) oggi cede 0,6% ma peggio fa Recordati (BIT:RECI) con un calo dell'1,9%.

Fuori dal paniere principale, Aquafil avanza di 3,3% dopo aver sottoscritto un accordo non vincolante per effettuare una due diligence volta alla possibile acquisizione di una quota di maggioranza nella società indiana Gujarat Polyfilms. "Si tratta di una operazione interessante per Aquafil considerando la dimensione di Gujarat e considerando il mercato indiano di riferimento", commenta Equita, aggiungendo che un'eventuale acquisizione permetterebbe ad Aquafil "di aumentare la capacità di polimerizzazione per l'intero mercato asiatico" aprendo la porta ad ulteriori espansioni nella regione.

(Federico Maccioni, editing Stefano Bernabei)

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