Borsa Milano corre, poi ridimensiona rialzo dopo inflazione Usa, spunti su Enel, Mfe

Reuters

Pubblicato 12.04.2023 17:09

MILANO (Reuters) - Piazza Affari accelera nel pomeriggio, anche se poi ridimensiona il rialzo, dopo il dato sull'inflazione Usa in rallentamento a marzo. L'indicazione che arriva dall'inflazione fa aumentare le speranze che la Fed possa mettere presto in pausa la corsa verso il rialzo dei tassi.

In rally anche la Borsa Usa con il Dow Jones che sale dello 0,55%

Volumi ancora molto contenuti intorno a 1,5 miliardi di euro.

Intorno alle 16,20 il Ftse Mib è in rialzo dello 0,7% dopo una fiammata fino a +1,5%.

Tra i titoli in evidenza:

Si rafforzano le banche, con l'indice settoriale in rialzo di oltre il 2% dopo il dato sull'inflazione. Bene INTESA SP (BIT:ISP), in salita intorno all'1,5%, mentre UNICREDIT (BIT:CRDI) balza del 3,3%. MPS (BIT:BMPS) guadagna il 2,2%. Tonica BPER (BIT:EMII) con un +2,8%.

Denaro su IVECO (+2,5%) che risente dei risultati trimestrali sopra le attese del competitor svedese Volvo. Il titolo della casa automobilistica svedese sta guadagnando il 9% circa. Più tranquilla STELLANTIS, in crescita dell'1% circa.

Il settore oil sempre comprato in scia del prezzo sostenuto del Brent: ENI (BIT:ENI) e SAIPEM (BIT:SPMI) in lieve rialzo, mentre TENARIS (BIT:TENR) cresce dello 0,65%

Rimbalzano le utility vendute di recente a causa della diretta competizione con i rendimenti dei titoli decennali stabilmente sopra il 4%. TERNA (BIT:TRN) e SNAM (BIT:SRG) in crescita fra lo 0,4% e lo 0,9%. Spunti su IREN (BIT:IREE) (+1,6%) e ASCOPIAVE (2,2%).

Raccolta ENEL (BIT:ENEI) in salita del 2,3% dopo che Jp Morgan (NYSE:JPM) ha alzato il prezzo obiettivo a 7,8 euro da 7,6 precedente.

Prosegue anche oggi per la quinta seduta consecutiva il rally dei titoli Mfe-MediaforEurope MFE A MFE B, innescato dal ricovero dell'ex premier e fondatore di Mediaset (BIT:MFEB), Silvio Berlusconi lo scorso 5 aprile. Il titolo B balza del 2,5%, portando il saldo complessivo nelle ultime cinque seduta a +15%, mentre le azioni A (-0,7%) di oltre l'8%%.